(A. Angeloni) – Pjanic non sta bene e a Trigoria sono tutti preoccupati. Per non parlare del calciatore stesso, tornato sufficientemente imbronciato dal doppio impegno con la Bosnia. Oltre ai soliti e vecchi problemi alla caviglia, Mire ha accusato anche un dolore al polpaccio sinistro. Un dolore che lascia pensare/temere a una lesione seria. E lo stiramento che significa? Tre, quattro settimane di stop. Pjanic deve effettuare i controlli in giornata e solo in quel momento si conoscerà l’entità del danno. Difficile ipotizzare, anche nella migliore delle ipotesi (elongazione), il suo impiego in una delle tre partite settimanali (Frosinone, Barcellona e Sassuolo). E questo è un bel danno. Per due motivi. 1) Il sostituto per qualità e caratteristiche tecniche è Totti (oltre a Uçan), che eventualmente dovrà giocare le tre partite in una settimana, cosa non troppo indicata per uno della sua età. 2) Non c’è più in rosa, oltre al capitano, uno con (più o meno) certe caratteristiche. Ljajic è stato fatto partite in extremis e oggi sarebbe molto utile, ma ormai il passato è passato e, sotto certi aspetti, la frittata è fatta. Pjanic, specie quello visto con la Juve, mancherà molto, ecco perché a Trigoria sono molto preoccupati. Quindi, (con Frosinone o Sassuolo) possibile l’impiego di Francesco al fianco di Dzeko, Gervinho (contro il Frosinone o Sassuolo) e Iturbe, invece con Salah (o Iago Falque) con il Barcellona. Se Garcia dovesse lasciare il centrocampo a tre, non è escluso l’esordio di Vainqueur o l’impiego di Uçan. Che in teoria è stato tenuto proprio perché considerato il vice naturale di Mire. Rinunciare a Pjanic e evitare di forzare troppo la mano con Totti, questo è l’intendimento di Garcia.
I RIENTRI – Rudi, entro mercoledì, avrà un po’ tutti. E solo allora si potrà fare un’idea su come gestire le forze in vista del triplo impegno. Lo scorso anno si è presentata più o meno la stessa situazione. Dopo la sosta, la Roma ha giocato a Empoli, poi in casa con il Cska e quindi con il Cagliari all’Olimpico. Garcia ha proposto un mini-turnover, ha toccato abbastanza gli attaccanti (riposti per Totti, Gervinho, sostituiti da Destro, Ljajic e anche Iturbe) a centrocampo e in difesa cambi mirati/obbligati (l’infortunio di Castan ha lanciato Astori e Yanga-Mbiwa, la squalifica di De Rossi ha fatto proporre Keita). Il portiere è sempre stato lo stesso nelle tre partite post-sosta: De Sanctis, che Rudi terrà a riposo un po’ più avanti. Ecco – per farci un’idea di come ragione il tecnico francese negli impegni ravvicinati – le tre formazioni che hanno affrontato Empoli, Cska e Cagliari: De Sanctis; Maicon, Manolas, Castan (1′ st Astori), Cole; Pjanic (23′ st Keita), De Rossi, Nainggolan; Florenzi, Destro, Ljajic (36′ st Gervinho); De Sanctis; Maicon, Manolas (dal 31′ st Yanga-Mbiwa), Astori, Torosidis; Pjanic, Keita, Nainggolan; Gervinho (dal 26′ st Ljajic), Totti, Iturbe (dal 26′ pt Florenzi); De Sanctis; Maicon, Manolas, Yanga Mbiwa, Cole; Keita, De Rossi (dal 36′ st Emanuelson), Nainggolan; Florenzi (dal 27′ st Ljajic), Destro (dal 23′ st Pjanic), Gervinho. In difesa ha sempre toccato poco, e farà più o meno lo stesso: prevedibile il ritorno di Maicon, che si alternerà con Florenzi; la posizione di De Rossi dipenderà da Ruediger, che per adesso ha svolto soprattutto test fisici e ora comincerà a lavorare regolarmente con la squadra al completo ( mentre Capradossi si opera domani). La presenza di Daniele in mezzo al campo, specie ora che mancherà Pjanic, aiuta. A sinistra Digne e come alternativa, Torosidis. Nainggolan le giocherà tutte, Keita pure. Non è escluso l’impiego di De Sanctis a Frosinone.