(F. Ferrazza) – Parole di circostanza, a nascondere il fastidio che le tante critiche piovutegli addosso gli stanno creando. Rudi Garcia fa finta di niente, rispedendo al mittente le accuse di un eccessivo turnover contro il Sassuolo, convinto che il tempo cambierà le cose. Stasera, contro la Sampdoria, Totti non ci sarà. Un problema in meno per il tecnico, in difficoltà nel gestire il momento del capitano romanista, triste nonostante il suo trecentesimo gol. Infortunio a un dito della mano destra, per il numero dieci. «La questione non è il turnover ma che abbiamo pareggiato — si difende Garcia — dovevamo giocare meglio, soprattutto nel primo tempo. La stagione non si ferma mica alla quarta giornata, dobbiamo rimanere tranquilli e motivati. Essere quarti con 8 punti, con due vittorie e due pareggi, dopo aver battutola Juve, non è catastrofico. Siamo come dei ciclisti: pedaliamo a testa bassa per prendere più punti possibile, cominciando da Genova».
Tornerà titolare Dzeko, invocato dai tifosi. Assente Rudiger, bloccato da una botta rimediata al ginocchio. Al suo posto toccherà a De Rossi accanto a Manolas, visto che Castan ancora non sembra dare garanzie di affidabilità. «Voglio mettere Leo nelle migliori condizioni e sta migliorando piano piano». Il mister francese chiarisce poi le frasi legate alla scarsa condizione di alcuni giocatori: «Alcuni hanno fatto poche partite per farsi trovare pronti, per questo devo fare il turnover: se c’è un infortunio, per chi entra sarebbe altrimenti più difficile». È intanto attesonella capitale, trala finedi questa settimana e l’inizio della prossima, Pallotta. Il presidente è piuttosto stranito con la per la protesta di queste settimane, talmente tanto da aver addirittura confidato a qualche stretto collaboratore di essere in difficoltà nel tornare all’Olimpico, proprio perché indispettito dall’atteggiamento tenuto dal settore più caldo del tifo.