“Quando un uomo con la pistola incontra un uomo col fucile, quello con la pistola è un uomo morto” recitava Gian Maria Volonté rivolgendosi a Clint Eastwood in “Per un pugno di dollari”. Volendo fare una trasposizione dal cinema al calcio, il Barcellona non ha un fucile, ne ha tre: Messi-Suarez-Neymar. Questi tre da soli lo scorso campionato hanno segnato insieme 122 gol con la maglia blaugrana.
Garcia è consapevole di questo, sa diumilt arrivare al match senza i favori del pronostico, e chiede ai suoi uomini una prova umile ma stoica: “Ce la giocheremo con umiltà e ambizione – le parole del tecnico in conferenza stampa -. Sappiamo che il Barça è una squadra immensa e che non basterà fermare solo Messi o Neymar. Vogliamo qualificarci e per farlo dobbiamo fare del nostro meglio in tutte e 6 le partite del girone. Non penseremo solo a difenderci”. Anche De Rossi è dello stesso avviso: “Il discorso non è fermare Messi, Iniesta o Neymar, ma fare una grande partita di sacrificio”.
Non esiste dunque una formula per fermare quelli lì e di certo il momento della Roma non la aiuta: Pjanic sarà fermo per altre due settimane a causa del problema al polpaccio rimediato in Nazionale. Maicon non è ancora al 100%, così come Castan. In difesa infatti, Garcia ha cambiato la coppia di centrali in tutte le tre partite finora giocate: accanto a Manolas, unico titolare, si sono dati il cambio Castan, De Rossi e Rudiger.
La Roma intanto, continua a perorare la causa di Football Cares, mettendo all’asta le maglie di De Rossi, Florenzi, Iturbe e Salah, usate nella gara contro il Frosinone. L’iniziativa benefica è nata per aiutare le persone che scappano dalla guerra e si ritrovano a vagare in cerca di salvezza. Il presidente Pallotta ha già avuto l’appoggio di molti club e ha dichiarato: “Quando vedi un bambino di 3 anni morto sulla spiaggia mentre avrebbe dovuto avere tutta la vita davanti a sé, se questo non ti fa fermare a riflettere, non so cos’altro possa farlo…”. Il presidente poi non risparmia la FIFA, che ancora non si è mossa ufficialmente verso questa tragedia: “Non so cosa la Fifa ha intenzione di fare, di sicuro hanno tantissimi soldi”.
Come al solito Garcia non risparmierà colpi di scena nella formazione, ma come spesso sottolineato dal mister sarà l’atteggiamento in campo a fare la differenza. In porta Szczesny, con Florenzi e Digne sulle fasce, mentre al centro Manolas sarà affiancato da uno tra Castan e Rudiger. A centrocampo dovrebbero scendere De Rossi, Nainggolan e Keita. In attacco Dzeko sarà supportato dagli ottimi Salah e Iago Falque, che avrà modo di vendicarsi contro la sua ex squadra e Luis Enrique, suo allenatori ai tempi della “cantera” blaugrana che lo scartò e gli fece cominciare quel lungo viaggio che è stata la sua carriera, fino a che non è arrivato a Roma. Capitan Totti guarderà la partita dalla panchina, pronto a dare una mano contro i fuoriclasse del Barcellona, squadra a cui ha già segnato nel lontano 1994, seppur in amichevole, con una bellissima semirovesciata.
Di Matteo Isidori