SAMPDORIA (4-3-1-2): Viviano 7; Pereira 6.5, Silvestre sv (29′ p.t. Moisander 6), Zukanovic 7.5, Mesbah 6.5; Soriano 6.5, Fernando 6.5, Barreto 7; Correa 6; Eder 7, Muriel sv. A disp.: Brignoli, Puggioni, Moisander, Krsticic, Carbonero, Regini, Palombo, Lazaros, Ivan, Rodriguez, Cassano, Bonazzoli. All. Zenga 7.
ROMA (4-3-3)
De Sanctis 4 La barriera si muove ma è comunque posizionata malissimo. La classica panciata favorisce il tiro di Eder che finisce nel sacco. E’ ufficiale: la Roma non ha un secondo portiere all’altezza.
Florenzi 6.5 E’ ovunque ma sguazza nella mediocrità generale.
Manolas 4 Autogol sfortunato ma frutto di una tecnica di base mediocre. Bene quando c’è da inseguire l’avversario ed entrare con irruenza, orrore quando prova a usare i piedi.
De Rossi 5 Rischia al 25′ dove prova lo stop e serve Eder. Quarta ammonizione in 5 giornate per l’azzurro. Bene quando deve togliare la profondità agli avversari.
Digne 5.5 Primi 20′ male in fase difensiva e rischia anche provando ad uscire palla al piede e facendo ripartire in un paio d’occasioni la Samp. Meglio in fase offensiva ma i suoi cross sono comunque sempre regalati agli avversari.
Pjanic 6 Tanta tecnica ma poca personalità. Gioca una buona quantità di palloni e Viviano ci mette una bella pezza nella ripresa. Bene l’assist per Salah.
Keita 5 Lotta su tutti i palloni e usa l’esperienza per sopperire ad una scarsa brillantezza.
Nainggolan 5 Il calo fisico era evidente già nelle partite precedenti, ma Garcia lo rischiera comunque fra i titolari. Corre tanto a vuoto e spara a lato da posizione favorevole.
Salah 6.5 Gol e dribbling. E’ però anche lui una cattedrale nel deserto.
Dzeko 5 Sportellate e poco altro. Da segnalare giusto una conclusione uscita di poco e un rigore netto non dato. Si chiede di più a Dzeko, certo, ma di palloni in area gliene arrivano pochi e deve sempre scendere sulla linea dei centrocampisti per provare a fare qualcosa.
Falque 5 Utile, ma mai l’uomo in più. Non salta mai l’uomo.
—
Gervinho 5 Solita confusione
Iturbe sv
Ucan Cambio incomprensibile
All. Garcia 5 – Manolas lo condanna, ma le colpe del francese sono sotto gli occhi di tutti. I calci d’angolo (18, DICIOTTO) e piazzati da horror, con pallone costantemente regalato all’avversario. Ma il punto è un altro: c’è voglia ma non c’è gioco, non c’è costruzione e non ci sono idee e se quando puoi produrre (vedi i calci piazzati) sprechi è giusto che tu venga punito alla prima occasione. Prendersela con le squadre avversarie che si chiudono denotano una mediocrità che visto il mercato e i soldi spesi è assolutamente ingiustificabile. “Il campionato è lungo”, ma dalla quinta giornata qualche bilancio si può cominciare a stilare. Ora anche la classifica comincia a essere lunga, e se si continua così è molto dura tenere il passo.
Giovanni Parisi