(F. Ferrazza) Una sconfitta pesante, macigno che si schianta sulla testa di una Roma costretta a ritrovarsi, alla quinta giornata di campionato, già immersa fino ai capelli in una crisi dai contorni ben definiti. La Sampdoria batte i giallorossi 2-1 in maniera rocambolesca, con un’autorete goffa di Manolas, che rende inutile il pareggio di Salah, riconsegnando la sensazione di una squadra che fatica, anche in questa stagione, a trovare identità e continuità in un campionato che sembrerebbe essere alla sua portata. E Garcia è sempre più in bilico. Le tante critiche che inevitabilmente continuano a piovere addosso a Garcia, non arrivano solamente dai tifosi e dalla stampa, ma hanno trovato concorde anche la dirigenza romanista (Pallotta compreso), convinta di aver consegnato al tecnico una squadra molto forte. «Noi società su Garcia non abbiamo la stessa opinione che si ha nell’ambiente — la difesa di facciata del mister francese da parte di Sabatini — ma questo è il destino di cui godono gli allenatori. A volte si prendono critiche eccessive, a volte inventate. Noi riteniamo che contro il Sassuolo abbia messo in campo giocatori importanti, come ad esempio Maicon. Non ha mica schierato sprovveduti ».
Rispetto alla sfida di domenica scorsa, ieri sera a Genova Totti non c’era, rimasto a Roma per un problema alla mano, dopo che in molti lo hanno giudicato un po’ triste anche di fronte al suo gol numero 300. «Sta bene — spiega sempre Sabatini — ha subito una contusione che gli procura dolore nella corsa. Come si dice in gergo, gli batte la mano, creandogli dolore. Dopo il trecentesimo gol Francesco è rimasto sorpreso perché era in fuorigioco. Guardate che lui ha una bellissima storia con la Roma e continuerà ad averla, non sarà mai un problema. Penso che sia sempre meglio averlo in squadra un campione come lui, è un campione, anche se in discesa, e dovrà capire lui quando sarà il momento di lasciare. È evidente che non potrà giocare tutte le gare, ma per noi è un gio-catore molto importante”.
E Totti sarà nuovamente a disposizione di Garcia per la gara di sabato contro il Carpi, all’Olimpico, quando potrebbe anche giocare nuovamente titolare. Martedì prossimo, infatti, sarà di nuovo Champions, e il tecnico giallorosso potrebbe tenere a riposo Dzeko. Una vittoria in Bielorussia, contro il Bate Borisov, rappresenterebbe un altro passo in avanti verso il superamento del girone, dopo il bell’esordio casalingo con il pareggio col Barcellona. Dosare le energie fisiche e mentali, questo l’imperativo dentro Trigoria, almeno fino alla sosta di metà ottobre. Intanto Lucas Digne, sulle pagine dell’Equipe, racconta il perché abbia scelto la Roma. “Il club mi seguiva da anni e, anche se avevo altre offerte dall’Inghilterra, qua ho sentito la volontà di tutti e sapevo cosa avrebbe voluto l’allenatore da me”.