(R. Cappelli – G. Scarpa) – Ennesimo intoppo per la costruzione dello Stadio di Tor di Valle. La procura ha delegato la Guardia di finanza ad acquisire tutta la documentazione prodotta dall’Autorità per il bacino del Tevere. Carte che spiegherebbero nel dettaglio come il futuro stadio della Roma sorgerebbe in un’area a rischio esondazione.
Tutto è partito da un’interrogazione di Filiberto Zaratti (Sel) che nei giorni scorsi, in commissione Ambiente, ha ricevuto la risposta della sottosegretario all’Ambiente Silvia Velo. Che ha confermato il rischio idrogeologico citando “informazioni acquisite dall’Autorità di bacino del Tevere”, secondo cui l’area è a “rischio idraulico per esondazione del fosso di Vallerano e a rischio idraulico potenziale per deflusso e accumulo idrico di tipo meteorico”, come proprio l’Autorità aveva sottolineato fin dall’agosto scorso. Quantificando anche la spesa per la sua messa in sicurezza: 5 milioni di euro.
Zaratti con l’interrogazione aveva anche sottolineato come il terreno sia “inidoneo alla realizzazione di un intervento per circa 1 milione di metri cubi di nuova edificazione, che per oltre l’80% riguardano destinazioni d’uso totalmente estranee” allo stadio. Ora la palla passa al pm Mario Dovinola che dovrà valutare il peso della relazione dell’Autorità del bacino e tutti gli altri atti amministrativi che reperirà la guardia di Finanza.
Oggi, martedì 22 settembre, alla Casa della Città (9.30, via della Moletta 85) prenderanno il via i lavori dell’Osservatorio sullo Stadio. Apre gli incontri con amministratori, esperti, tecnici e progettisti, l’architetto paesaggista Andreas Kipar che illustrerà il suo progetto del Nuovo Parco fluviale di Tor di Valle, un’area grande due volte quella di Villa Borghese.