Torna la rubrica Romarcord a firma della redazione di Gazzettagiallorossa.it; oggi, in attesa di Roma-Sassuolo di domenica, vi raccontiamo il rapporto di amicizia tra il capitno romanista Francesco Totti e l’allenatore degli emiliani Eusebio Di Francesco, che per 4 anni ha indossato anche la maglia giallorossa.
AMICI, QUASI FRATELLI – Tutto è cominciato nell’estate 1997; da una parte il giovane Totti, talento di belle speranze che viene da un’annata quasi disastrosa con Carlos Bianchi in panchina, pronto a cederlo al miglior offerente ma salvato dal ‘Torneo città di Roma’ che servì per esaltare le qualità tecniche del 20enne Checco. Dall’altra ungià 28enne Eusebio Di Francesco, centrocampista tuttofare cresciuto in provincia, tra Empoli e Piacenza, ma arrivato con merito finalmente in una piazza di grande prestigio. Ad unirli un certo Zdenek Zeman, allenatore boemo che riconosce il talento di Totti e gli concede la numero 10 e la maglia da titolare. La numero 11 la conserva per Di Francesco che sarà il suo motorino di centrocampo assieme al gemello Damiano Tommasi. I due neo compagni si somigliano, si scambiano il pallone, giocano fianco l’uno dell’altro, unendo talento e corsa, tecnica e polmoni. Ne scaturiranno un paio di stagioni splendide della Roma, che coincideranno anche nelle prime convocazioni in Nazionale per entrambi.
L’ERA CAPELLO E LO SCUDETTO – Nel 1999 l’avventura di Zeman a Roma finisce, ma non quella di Di Francesco e Totti assieme, anche se il nuovo allenatore Fabio Capello non considera il buon Eusebio ormai 30enne come calciatore inamovibile. La duttilità dell’ex piacentino fa comodo, ma nel nuovo 3-4-1-2 non c’è spazio fisso per lui, adattato spesso ad esterno di centrocampo o primo cambio in caso di nuovo assetto più difensivo. Totti invece non si muove dal campo, è ormai capitano intoccabile e la sua carriera trionfale in giallorosso comincia ad ingranare. Ma entrambi si godranno la gioia più grande, lo Scudetto nel 2001 strameritato: per Totti 30 presenze e 13 reti, tra cui quella decisiva il 17 giugno contro il Parma, per Di Francesco solo 5 gettoni a causa di un infortunio al ginocchio che lo rivedrà in campo solo da febbraio in poi. Dopo le celebrazioni Eusebio se ne torna a Piacenza dopo 4 anni di Roma, ma non terminerà affatto il suo rapporto d’amicizia con Francesco.
OLTRE IL CAMPO – Di Francesco ha incontrato Totti di nuovo nel 2005-2006, stagione in cui ha fatto da team manager al club giallorosso prima dell’avvio della carriera da allenatore che lo ha portato lontano dalla capitale. Lanciano, Lecce e ora Sassuolo. Ma restano indimenticabili i siparietti a Trigoria tra i due, Eusebio che andava a Via Vetulonia a trovare il giovane compagno pronto ad ospitare tutti davanti ad un pranzo cucinato da mamma Fiorella. Stima reciproca che si passa da padre in figlio: il giovanissimo Federico, primogenito di Di Francesco attualmente attaccante del Virtus Lanciano, è un fan sfegatato di Totti fin da quando era bambino. E chissà che in futuro non possano tornare a collaborare insieme sempre dalle parti della capitale.
Keivan Karimi (Twitter @KappaTwo)