Lazio e Roma puntano a costruire nella capitale nuovi impianti di proprietà, ma intanto il vecchio gioiello progettato dall’architetto Nervi per le Olimpiadi del 1960 cade a pezzi e neppure il rugby è riuscito a rilanciarlo.
Il catino da 30mila posti dello stadio Flaminio, nel cuore del Villaggio Olimpico è inutilizzato dal 2011. La struttura è abbandonata, con i rovi che infestano gli spalti, le infiltrazioni d’acqua nei locali interni, le palestre e una piscina un tempo aperte agli sportivi di Roma nord e oggi consegnati alla ruggine e a qualche clochard che nel tempo è riuscito a intrufolarsi nell’impianto incustodito.