(A Cordolcini) Qualificazione all’Europeo dopo 16 anni di assenza e storico primato nel ranking Fifa in vista (basterà una vittoria martedì contro Israele per scavalcare Argentina e Germania): il Belgio è una squadra d’oro non solo per il valore economico dei singoli giocatori ma anche per quello tecnico espresso sul campo da gioco. Non poteva certo essere la cenerentola Andorra, ultimo punto conquistato in una gara ufficiale nel settembre 2005, a fermare la marcia dei Diavoli Rossi di Wilmots. Sul sintetico dell’Estadi Nacional, un campo talmente plasticoso da far esclamare a Wilmots «se fai una scivolata ti ritrovi una pizza margherita al posto delle chiappe», sbrigano la pratica in una quarantina di minuti con due tiri dalla distanza: botta di Nainggolan (deviazione decisiva di Marc Rebés), poi punizione al bacio di De Bruyne: 5° gol nelle ultime 6 partite tra City e Belgio per il fiammingo.
L’ALTRO LUKAKU Per la trasferta a La Vella Wilmots mischia un po’ le carte, concedendo il debutto il nazionale al 26enne Depoitre, preferito a Romelu Lukaku nel ruolo di centravanti. Depoitre tre anni fa giocava nell’Eendracht Aalst, serie C belga, mentre oggi è il bomber principe del Gent, club che lo scorso giugno ha vinto il suo primo titolo in 115 anni di storia. Debutto anche per il fratellino di Lukaku, Jordan, terzino sinistro dell’Ostenda nonché primo giocatore dell’attuale capolista del campionato belga a giocare in nazionale dal 1981. In porta invece, complice l’infortunio di Courtois, torna Mignolet, 4 anni dopo l’ultima presenza in un match ufficiale.
I DILETTANTI La differenza tra le due squadre è abissale, del resto nell’Andorra giocano studenti, assicuratori, meccanici, e lo stesso allenatore lavora part-time alla Decathlon. A inizio ripresa Vertonghen prova a riaprire la partita rifilando un calcione in area a Moreira: rigore sacrosanto trasformato dall’ex Triestina Ildefons Lima. L’illusione dura cinque minuti. Hazard trasforma dagli undici metri dopo un netto fallo di mano di Sonejee, poi tocca a Mertens pescare Depoitre a centro area per un comodo tap-in. Altro giro altro rigore, ancora per un mani in area, ma questa volta Hazard tira debolmente e Ferran Pol para. Fine delle emozioni. Il Belgio, grazie alla sconfitta del Galles in Bosnia, conquista la vetta del girone e stacca il biglietto per Francia 2016 con una giornata di anticipo. Vista l’abbondanza di talento in rosa, all’Europeo i Diavoli Rossi saranno sicuri protagonisti. Niente male per una squadra che solo cinque anni fa languiva alla posizione numero 62 del ranking FIFA un gradino sopra l’Uganda.