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GAZZETTA.IT Roma-Empoli 3-1: Pjanic inventa, poi De Rossi e Salah, terza vittoria di fila

Salah
Salah

(A. Pugliese) – La magia di Pjanic, la gioia di De Rossi e l’affondo di Salah. La Roma risolve la pratica Empoli grazie alla classe delle sue individualità, in particolare quella del centrocampista bosniaco, capace di cancellare un’ora di noia assolta con la solita pennellata divina su punizione. Già, perché fino a quel momento la Roma non solo aveva faticato da morire, ma probabilmente aveva giocato anche la sua peggior partita all’inizio della stagione. Merito anche di un Empoli ben messo in campo e più organizzato dei giallorossi. Poi, è ovvio, la qualità dei singoli spesso alla fine vince. E la Roma ne ha tanta tanta di più rispetto ai toscani. Compresa quella di De Rossi, in gol alla sua 500esima presenza in giallorosso.

NOIA MORTALE — Garcia rimanda in campo Castan dal via dopo quasi due mesi (l’ultima volta fu a Verona il 22 agosto) e opta per un 4-2-3-1 con De Rossi di nuovo in mediana al fianco di Pjanic. Il bosniaco però è troppo lontano dalla porta ed allora il gioco della Roma non si accende mai. Anche perché Giampaolo (privo di tre titolari: Croce, Saponara e Zielinski) manda in campo un Empoli ben organizzato, che a tratti pressa molto alta la Roma e gli impedisce di costruire gioco. Così sul taccuino del primo tempo finiscono un paio di spunti in velocità di Gervinho, che sul più bello sbaglia sempre tempi ed esecuzione. Poi nient’altro, se non un tiro da fuori di Florenzi a cui fa il paio quello di Maccarone. Quarantacinque minuti di una noia mortale, con l’Empoli che sembra disposto meglio rispetto ad una Roma che (soprattutto con Digne) cerca spesso le palle alte, senza però avere un centravanti vero (Dzeko) che le possa sfruttare.

COLPI DI GENIO — Allora Garcia decide di passare al 4-3-1-2, con Iago come trequartista. Per dieci minuti però è ancora l’Empoli a giocare meglio ed a mettere ansia alla Roma con un paio di mischie pericolose. Poi esce fuori la qualità, in particolare quella immensa di Miralem Pjanic. Solita punizione, solita mattonella, solita palla in fondo al sacco all’11’. Dall’inizio della stagione è la terza rete quasi identica, la decima su punizione da quando è in Italia. A chiudere i conti ci pensa tre minuti dopo De Rossi su angolo dello stesso Pjanic, con una frustata di testa che si insacca alla sinistra di Skorupski. Il modo migliore per festeggiare le 500 presenze in giallorosso, con un urlo di gioia senza fine. Poi al 24′ Nainggolan trova lo spiraglio giusto in verticale per Gervinho, con l’ivoriano che allunga e serve in mezzo un pallone delizioso per il rimorchio vincente di Salah. Sul 3-0 sembra tutto finito ed invece Buchel si inventa il gol che tiene viva la contesa con un sinistro millimetrico da fuori che si infila all’angolino basso alla destra di Szczesny. Allora è Piu (37′) ad avere l’occasione giusta per riaprire tutto, ma spreca tutto frettolosamente con un tiro da fuori con scarse velleità. Finisce così, con la Roma proiettata alla sfida di martedì a Leverkusen e l’Empoli che avrà più di una settimana per pensare al Genoa.

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