(S. Carina) Non si sbottona nemmeno sotto tortura. Low profile deve essere e low profile sarà. Nonostante in settimana sia stato il presidente Pallotta ad agitare le acque e nel pre-gara sia De Rossi che il dg Baldissoni, a loro modo, abbiano contribuito ad alimentare i sogni, Rudi va avanti per la sua strada. Sabato aveva parlato ancora di «Juventus favorita». Ieri a fine gara, dopo il provvisorio +9 sui bianconeri, ha dribblato ancora una volta le sirene che lo vogliono favorito alla corsa scudetto: «Sembra un ping pong, ognuno scarica la pressione sugli altri. La favorita sarà quella che andrà fino in fondo. Noi puntiamo in alto. Ora testa al Bayer Leverkusen: andiamo lì per fare risultato».
PENSIERO A MARTEDÌ – Archiviata la pratica-Empoli, Rudi è abilissimo a spostare l’attenzione sulla gara di martedì, cruciale per il destino della Roma in Champions. Stavolta, però, nonostante il tentativo deve rassegnarsi e analizzare la gara appena vinta: «Siamo secondi ed era il nostro obiettivo. Siamo alla terza vittoria di fila ma non è stato semplice. Sapevamo che l’Empoli era una squadra da non sottovalutare. Il cambio di modulo ci ha fatto bene, nel secondo tempo siamo stati padroni del campo e abbiamo sfruttato le occasioni. Sono contento per le reti su calcio piazzato, peccato per il gol preso». Plaude la prova di Castan («Era importante che tornasse in campo, conto su di lui. Ho scelto Leo anche perché si era fermato ad Empoli. Il guerriero è tornato») che ringrazia poco dopo: «Non mi aspettavo di giocare, infatti la mia famiglia non c’era. Peccato. Ma è stata comunque una grande gioia».
COLPI DI GENIO – Ma Rudi non può non spendere una parola per Pjanic che ha sbloccato una gara che con il trascorrere dei minuti stava diventando complicata: «I calci di punizione possono essere importanti e abbiamo lavorato tanto su questo. Sono felice per la rete di De Rossi, che giocava la gara numero cinquecento con la maglia della Roma. Poi certo… il piede di Miralem è un bene per noi. Ho lottato tanto per tenerlo qui, è formidabile. Può in ogni momento sbloccare la partita».
PARTE NEGATIVA – Anche in una serata dove il risultato finale gli sorride, Garcia trova qualcosa che non gli è piaciuto: «Dobbiamo trovare un maggiore equilibrio. Pensavo di non prender gol e invece l’abbiamo preso, speriamo di non prenderlo martedì. Non voglio dare limiti alla squadra, va bene anche vincere 4-2 ma dobbiamo attaccare e segnare dei gol per vincere». Dieci gol subiti in otto gare (6 in più dello scorso anno, addirittura 9 rispetto al 2013-14), sono un neo da cancellare: «Anche sul 3-1 dell’Empoli ci siamo addormentati – spiega il tecnico – io ho perso la voce da fuori per spingere di più la squadra. Glielo ripeto sempre, bisogna spingere di più e non trattenere la palla davanti alla difesa». Ancora una volta, Maicon è rimasto a guardare. E con lui, Dzeko: «Ho deciso di continuare con Torosidis che mi aveva convinto sia a Borisov che a Palermo. Maicon ha lavorato bene durante la settimana. Ritrovarlo è importante per noi. Ma ora ritroveremo anche Edin e Ruediger. Dzeko non è al 100% ma manca poco e in vista di martedì è una cosa buona».