(U. Trani) – Lo staff medico, a cominciare dal dottor Riepenhof, i preparatori Norman e Lippie hanno messo a disposizione Rüdiger venerdì scorso. Garcia, però, ha preferito lasciarlo ancora a casa. «Meglio non rischiare» ha detto Rudi, sia al ragazzo che agli altri. Ha avuto ragione lui. Il tedesco dovrà star fermo almeno altre 3 o 4 settimane. Colpa del collaterale del ginocchio sinistro che non è nemmeno quello operato lo scorso inverno: stiramento al legamento. Il difensore, uscito di scena dopo la gara del 20 settembre contro il Sassuolo all’Olimpico, ha già saltato le ultime 4 partite contro la Sampdoria, il Carpi, il Bate Borisov e il Palermo e chissà quando tornerà. Difficilmente dopo la sosta, anche perché, a questo punto, è meglio non andare di fretta come è accaduto a fine estate quando il giocatore, convalescente e quindi indisponibile, si presentò a Trigoria. Proprio come è già accaduto in passato con Dodò, Ibarbo, Doumbia e Spolli.
SENZA CENTRALI DIFENSIVI Manolas, 9 partite su 9, è l’unico giallorosso sempre presente.Finora ha avuto accanto 3 compagni di reparto: Castan (1 volta), De Rossi (5) e Rüdiger (3). Del resto il greco non può mancare. Perché il brasiliano non è pronto, Gyomber sembra inesperto (ieri ha debuttato da esterno di centrocampo) e il tedesco si è fermato per aver forzato troppo quando è arrivato a Trigoria. Antonio non ha avuto la possibilità di fare la preparazione completa, essendo stato operato a luglio (intervento per la pulizia del ginocchio, dopo l’asportazione del menisco). A garantire sulla sua efficienza, almeno questo ha fatto sapere la società al momento dell’acquisto, è stato proprio il dottor Riepenhof. Ruediger, insomma, è out e Garcia deve insistere ancora su De Rossi in mezzo alla difesa. Il tedesco, sorridente nella foto su Twitter (è accanto a Dzeko, Cole e Totti), prova a tranquillizzare tutti (allenatore compreso): «Spero di poter tornare in squadra presto!». Nelle prossime ore la questione sarà approfondita con ulteriori accertamenti. «Meglio monitorare la situazione» ha dovuto ammettere pure il dg Baldissoni.