(E. Menghi) – Lui ordina, la squadra esegue. È un ingranaggio perfetto quello che da 5 partite si è formato tra Garcia e i suoi giocatori, a cui stavolta aveva chiesto di «attaccare» i tre punti e di accelerare per tenersi la vetta. Detto, fatto. Anche se il piano era diverso rispetto alla gara di Firenze: «Avevo detto di non fermarsi finché non c’era uno scarto importante». C’è voluto poco, 9 minuti, per attivare la macchina del gol romanista e andare sul 2-0: «Abbiamo avuto l’approccio giusto, alzato il ritmo e giocato semplice. Mi ha colpito la squadra, la voglia dei ragazzi, sia nel difendere con la Fiorentina sia facendo gioco con l’Udinese. Chi prende gol ha sempre un momento negativo e bisogna approfittarne, alzare il ritmo ancora di più in quel momento». E chiuderla, magari. «È una vittoria importante – ha commentato Garcia – perché l’abbiamo resa facile, ma non lo era. Avevamo più da perdere che da vincere. Il gioco ci ha portato alla vittoria. Mi piace dire che hanno segnato quasi tutte le punte». Tranne Dzeko, ma non importa: «Non sono preoccupato per niente, farà tanti gol. Ha bisogno di minutaggio».
A segnare ci ha pensato Maicon, che Rudi considera uno dei primi attaccanti della squadra ed è per questo, paradossalmente, che spesso non gioca: «Lui è un formidabile contrattaccante, ha fatto un gol e un assist. Ovvio che un Maicon tornato così è sempre un bene per noi». Sembrava quello dei tempi migliori all’Inter, prossima avversaria della Roma: «Ora bisogna recuperare, giochiamo una partita bellissima sulla carta tra soli tre giorni.È decisiva per allungare la striscia, perciò non dobbiamo pensare alla Champions». Il campionato è il pane quotidiano, sono parole sue, ma Garcia sceglie ancora di non sbilanciarsi per lo scudetto: «Saremo una grande squadra quando vinceremo qualcosa, per ora non abbiamo vinto niente, ma siamo sulla strada giusta. Lotteremo fino alla fine, ma siamo tanti in corsa per il titolo e la Juve tornerà. Sogniamo tutti un trofeo, ma per il momento non si parla di questa cosa». Per prudenza e scaramanzia.