(M. Pinci) – Undici reti in 7 giornate. Tante, troppe per chi vuole vincere il campionato, un record negativo nella gestione Garcia a Roma.Numeri chehanno convinto qualchenostalgico a rimpiangere l’ex al veleno Benatia. La Roma, invece,le contromisurele cerca in casa: Antonio Rüdiger e Leandro Castan. Già, perché se la sosta perle nazionali ha un merito è quello di aver consentito a Garcia di rimettere in piedi il reparto arretrato. A Palermo il tecnico poteva contare solo su Manolas, che sta recuperando dal trauma al costato. Presto l’allenatore avrà l’imbarazzo della scelta: ieri Rüdiger è sceso in campo con i compagni, partecipando anche alla partitella interna. Sta bene, ma dovrebbe tornare solo tra una settimana, contro il Leverkusen.
Sabato con l’Empoli può toccare così a Castan: 90 minuti a Verona all’esordio, poi più nulla. Tante chiacchiere sui postumi dell’intervento alla testa, altrettanta panchina. Non l’ha presa benissimo, sa di non essere ancora tornato se stesso, ma sa anche di potersi ritrovare solo giocando. E Garcia, per premiarlo, pensa di dargli una nuova chance. Ma la domanda che tiene banco a Trigoria è un’altra. Come sta Totti? A Roma selo chiedono tutti, dopo l’infortunio contro il Carpi. Il capitano, a 17 giorni dal problema muscolare alla coscia destra, ha ancora dolore: un inconveniente che non gli permette di svolgere allenamenti particolari, un po’ di palestra, tanto lavoro in acqua. L’ecografia ieri a Villa Stuart ha suggerito di non andare ancora oltre. A correre sul campo potrà tornaresolo quando il dolore si trasformerà in un fastidio leggero, consentendogli di riprendere movimenti più rischiosi. Stime sul rientro sono vietate: l’obiettivo, detto a bassissima voce, resta tornare a Firenze il 25 ottobre, ma con un fisico di 39 anni che ne ha già sostenuti 24 di carriera agonistica, la fretta può solo peggiorare la situazione. E nessuno vuole forzare i tempi.