(F. Ferrazza) – Una sola presenza, dopo un’estate a celebrarne il ritorno e la voglia di essere di nuovo protagonista sul campo a quasi un anno dal brutto stop. Leandro Castan è stato finora una meteora, apparso a Verona e poi sparito perché non considerato ancora al meglio come condizione e tenuta in campo. Strascichi dovuti alla lunga inattività, superabili, sembra, solo con costanza e allenamenti. E su questo Castan non ha mai mollato, riuscendo a non saltare neanche una seduta di lavoro, fino a convincere Garcia che il suo momento potrebbe essere tornato. La batosta in Champions e le enormi difficoltà che la Roma sta vivendo in difesa, legate anche ai movimenti del centrocampo, sembra stiano spingendo il tecnico a far tornare il brasiliano titolare proprio domenica a Palermo. Castan- Manolas quindi, con De Rossi dirottato nel suo ruolo naturale, in mezzo al campo, a ridare sostanza e equilibrio al reparto.
Quella di domenica non è vissuta dai vertici del club come una gara da ultimatum, ma è evidente che, nei fatti, rischia di esserlo per Garcia, ormai con i fari della critica puntati addosso. Per questo è sembrato strano che ieri, alla presentazione di un’iniziativa benefica nel centro sportivo giallorosso, la presenza dell’allenatore e del dg Baldissoni, non abbia portato con sé neanche mezza dichiarazione, anche solo di facciata, per calmare le acque agitate di queste ore. Il sodalizio tra la Roma e una società di scommesse per aiutare l’Associazione Liberi Nantes partorisce alla fine solo una battuta di Garcia. «Se scommetterei sullo scudetto? I tesserati non possono, quindi mi sa che inizierò a farlo con i cavalli…». Sul fronte stadio, è invece il sindaco a ribadire: «Ho sottolineato ai progettisti che, quando cui l’impianto aprirà, esigo che il 60% almeno degli spettatori possa raggiungerlo su rotaia».