(U. Trani) – Sabatini, su input di Pallotta, conferma Garcia. Prima e dopo il nuovo crollo della Roma. Ma a Trigoria si naviga a vista: la gara esterna di sabato contro il Torino in campionato e la sfida contro il Bate di mercoledì 9 dicembre in Champions saranno decisive per il futuro del francese. La società giallorossa, almeno ufficialmente, non prende in considerazione l’ipotesi dell’esonero. Ma la posizione del tecnico, anche pesato l’umore della piazza, non è più solida. Di possibili candidati alla successione ne lievitano di ora in ora: da Prandelli a Lippi, da Spalletti a Mazzarri. Ma il più intrigante è Ancelotti, libero proprio come gli altri colleghi e pronto a tornare in pista dopo il divorzio con il Real. Carletto ha detto in pubblico, e in più occasioni, di voler ricominciare ad allenare.
Non la Nazionale che Tavecchio gli offrirebbe subito nel caso in cui Conte lasciasse dopo l’Europeo. Ancelotti si sente ancora tecnico e non selezionatore. Fino a qualche settimana fa, con Guardiola che si è già promesso al City, il Bayern Monaco sembrava la destinazione scontata. Ma, a quanto pare, la società bavarese ha deciso di puntare su un allenatore di lingua tedesca. Anche se la Premier ha senz’altro più fascino, Carletto non scarta l’ipotesi di tornare in Italia. Dove, sempre a sentire lui, guiderebbe solo il Milan o la Roma. Che lo contattò, incassando però il no (doveva sottoporsi a un intervento chirurgico in estate), già lo scorso inverno. Adesso Ancelotti è invece disponibile e Pallotta lo sa.