(U. Trani) – «Ora non dovete sbagliare con il Bate». Pallotta, a fine partita, chiama Zanzi al Camp Nou. E’ irritato per la vergognosa sconfitta. Adesso chiede la qualificazione agli ottavi. Senza se e senza ma. La nuova umiliazione in Champions porta subito strascichi. Sabatini a muso duro con Garcia: lo sfogo del ds, nel mini van della dirigenza giallorossa, è stato svelato da Mediaset. L’allenatore resta in silenzio o quasi. Sconfitto anche fuori campodal campo.
RUDI ALLA META «Ci giocheremo tutto contro il Bate: la partita decisiva sarà quella e non quella che è appena finita. Il Barça è squadra stratosferica, noi non siamo a loro livello. Sono tra i migliori del mondo». Garcia cerca di andare oltre il 6 a 1 del Camp Nou. Fissa l’obiettivo della promozione, ma nello spogliatoio già aleggia il 7 a 1 del 21 ottobre del 2014, l’altra figuraccia in Champions, contro il Bayern di Guardiola. Il francese garantisce anche per i giocatori: «Non ci sarà una caduta psicologica. Sapevamo che non potevamo vincere. Con qualsiasi modo, non ci sarebbe stata partita. Non siamo gli unici ad aver preso 6 gol qui. Per vincere qui serve un miracolo». La difesa ha preso 16 gol in Champions. E’ la peggiore della prima fase: «Io, però, non sono preoccupato. Per niente. Perché è vero che non ci piace perdere così ma non ha niente a che vedere questa sconfitta con quella che abbiamo subito col Bayern Monaco in casa l’anno scorso. Qui siamo venuti con umiltà ma anche facendo il primo gol avremmo perso perché loro sono più forti. Hanno segnato reti da campioni. Sono ovviamente deluso e amareggiato». Florenzi ammette: «Se si parla del crollo dell’anno scorso dopo il Bayern, va a finire che accade davvero».
DS IN DIFFICOLTA’ Sabatini dovrà per forza tornare sul mercato. Al momento, però, svicola: «A gennaio vediamo se intervenire. Ma se non ci sono infortuni,non serve. Ora, però, bisogna ripartire subito, ci fidiamo del nostro allenatore che lavora tanto. Contro il Barcellona c’è poco da fare: mette davvero paura. Non abbiamo avuto l’atteggiamento giusto, perdendo tutti gli uno contro uno. La Roma ha fatto anche qualcosa di buono. Purtroppo questa squadra non avrà mai un percorso lineare. Ho abbracciato Luis Enrique e gli ho detto che mi ha fatto capire tante cose».