(A. Austini) – Non c’è derby senza risse. L’ultimo non ha fatto eccezione, tra falli duri, baruffe e gestacci. Ma almeno un paio di episodi sono sfuggiti alle telecamere.
Uno di questi riguarda il laziale Keita e il giovane portiere della Roma Lorenzo Crisanto, che domenica ha fatto il raccattapalle all’Olimpico. A un certo punto della gara, con i giallorossi in vantaggio, la squadra di Pioli ha iniziato a notare una lentezza dei ragazzini a restituire il pallone. Una cattiva abitudine, molto «italiana». In occasione di una rimessa laterale lo spagnolo, subentrato nella ripresa, ha sbottato e ha preso a brutte parole il giovane toscano classe ’98 che difende i pali della Primavera di De Rossi ed è stato inserito da Garcia nella lista B per la Champions. Qualcuno ha visto partire anche uno sputo, ma tutto è finito in pochi secondi. E nel dopo partita, su suggerimento dei dirigenti laziali, Keita è andato a scusarsi con Crisanto: l’abbraccio tra i due ragazzi ha risolto la questione.
Prima dell’attaccante era stato Radu a perdere le staffe. Insultato durante il primo tempo dai tifosi romanisti in tribuna Tevere (gli hanno urlato «zingaro»), il romeno ha risposto mostrando i genitali. Un gesto simile nel derby del maggio scorso è costato a De Rossi il deferimento e 7.500 euro di multa. Ma stavolta non ci sono foto o filmati.