(V. Imperitura) – Una sciarpa bruciata come feticcio, un paio di tentativi di scavalcare le transenne per entrare allo stadio e una manciata di perquisizioni «preventive», oltre al sequestro di qualche bombone e di un coltello: si è chiusa con quattro Daspo e qualche denuncia per ubriachezza molesta nei confronti di alcuni tifosi inglesi e norvegesi (tutti muniti di regolare biglietto) scovati dalle forze dell’ordine a battere i locali del centro, la giornata che ospitava uno dei derby più temuti degli ultimi anni.
Piccole cose rispetto alla paura che era cresciuta negli ultimi giorni, tra l’abbandono delle curve da parte degli ultras di Roma e Lazio in segno di protesta contro le divisioni disposte dal prefetto Gabrielli e il timore di alleanze trasversali (ottenute anche attraverso la partecipazione di tifosi oltranzisti provenienti da Madrid, Londra e dalla Polonia) contro l’imponente schieramento di forze dell’ordine presenti nei dintorni dello stadio. Alla fine, i (pochi) spettatori presenti all’Olimpico e i (tanti) abbonati rimasti fuori volontariamente, non hanno provocato nessun disordine. La zona rossa prevista nei dintorni dello stadio era stata presidiata dalle prime ore del giorno da centinaia di agenti in tenuta antisommossa al cui fianco, accanto ai blindati tradizionali, hanno fatto capolino anche i furgoni muniti di cannoni ad acqua. Tutto, fortunatamente, inutile. L’entrata e l’uscita dallo stadio si è svolta nella massima calma. Anche perché molti degli abbonati della curva sud si sono spostati dal Foro Italico fino al Tiburtino dove era stato prenotato un centro sportivo che ha trasmesso il derby della capitale su un maxi schermo.
Una giornata particolare quella di parte del tifo giallorosso, che si è mischiato a tanti che allo stadio ormai non ci vanno più, per gustarsi la stracittadina. E se tranquilla è stata la domenica della partitissima, tranquilla è stata anche la vigilia del match: le forze dell’ordine hanno infatti individuato solo qualche gruppo di tifosi, in centro, che inneggiava alla propria squadra senza creare alcun disordine, oltre ad un gruppo di tifosi stranieri (giunti in città per onorare il gemellaggio con le squadre della Capitale) accompagnati in questura per il riconoscimento e immediatamente rilasciati.
Ma se tutto è andato per il meglio, parte del merito va sicuramente attribuito al lavoro posto in essere dalle forze dell’ordine che hanno bonificato l’area attorno allo stadio per ben due volte prima della partita. Di particolare, in questo derby monco del tifo più acceso, certamente resterà lo stupore (visti i poco più di trenta mila spettatori) del traffico cittadino tornato alla normalità di una domenica di novembre, appena un’ora dopo la partita più attesa dell’anno.