(F. Ferrazza) A tre giorni dalla disfatta di Barcellona, arrivano le scuse di Baldissoni. Fino a ieri nessun tesserato della Roma, Garcia compreso, aveva sentito la necessità (o il dovere) di esprimere la frase che i tifosi pensavano dovesse arrivare la notte stessa del Camp Nou. «Abbiamo provato imbarazzo — l’ammissione del dg giallorosso — quella partita può essere definita solo imbarazzante e ce ne dispiace. Posso chiedere scusa ai tifosi, soprattutto a quelli che erano presenti allo stadio. Ci hanno dato una dimostrazione importante, tenendo loro alta la bandiera della Roma, perché la squadra non ci è riuscita, e, per questo, chiediamo scusa». E poi l’analisi del momento. «La squadra dimostra di avere ogni tanto delle cadute inaspettate. Evidentemente non è maturato il processo di crescita che ci aspettiamo, ma ora dobbiamo solo accantonare, senza dimenticare, quanto successo. C’è voglia di rivalsa e faremo bene contro l’Atalanta». Poi la difesa di Garcia, che, in realtà, troppo difesa non sembra. «Gli allenatori e i giocatori vengono valutati per i risultati, ma non domenica dopo domenica. Ogni partita non può far cambiare il giudizio su un allenatore, poi, alla lunga, ognuno sarà responsabile dei risultati che porterà». Della serie, non pensiamo a un esonero a stagione in corso, ma, al termine del campionato, valuteremo.
Nel frattempo chi domani si recherà allo stadio per assistere alla gara con l’Atalanta dovrà fare i conti con controlli ancora più serrati. «Dopo i fatti di Parigi abbiamo dovuto rivedere le procedure» spiega il responsabile della sicurezza romanista, Feliziani. «Consigliamo di non arrivare troppo a ridosso della gara: in alcuni settori, ci saranno ben 4 controlli, tra pre-filtraggi, bolla d’accesso e tornelli». Non si potrà più accedere alla Tevere dall’Obelisco, per non creare pericolosi assembramenti, e verrà cambiata la viabilità, con la chiusura del Lungotevere Diaz, Cadorna, la zona della Farnesina e il Ponte Duca d’Aosta.