(F. Balzani) – Chissà se qualcuno in queste settimane a Trigoria avrà mandato un messaggio di ringraziamenti a Emanuelson. Sì, perché proprio l’arrivo dell’olandese (che ora si allena da solo a Milanello da svincolato dopo una stagione anonima passata tra la capitale e Bergamo) permise un anno fa alla Roma di superare la concorrenza juventina per Manolas. Entrambi sono assistiti da Raiola e in questi casi un piccolo favore (l’ingaggio di Emanuelson) non passa inosservato. Così oggi la Roma può contare su uno dei migliori difensori del campionato, sull’unico centrale in rosa in grado di garantire un rendimento medio-alto viste le condizioni fisiche di Castan e le difficoltà di ambientamento di Rüdiger.
Per questo Garcia non rinuncia mai al greco schierato da titolare in tutte e 14 le gare giocate fin qui dai giallorossi tra campionato e Champions. Fatta eccezione per i 20 minuti finali di Roma-Udinese, Manolas è sempre rimasto in campo per un totale di 1239’ spalmati su due competizioni. Nessuno ha fatto meglio in serie A e alle sue spalle si piazzano Reina (1170’) e Raul Albiol (1080’). E questo nonostante un problema alla schiena che lo affligge da un mese e ha impedito al difensore di rispondere alla convocazione della Grecia nell’ultima sosta. Un dolore che è tornato a farsi sentire dopo la trasferta di Milano. Garcia però ha chiesto a Manolas di stringere i denti nelle 2 sfide da brividi contro Leverkusen e Lazio prima di tirare un po’ il fiato.
Kostas a tutti i costi quindi anche se sarà necessario qualche antidolorifico in più. Dura d’altronde rinunciare al colosso di Naxos nato con un mare da sogno davanti agli occhi e ritrovatosi a 23 anni e nel suo primo anno in Italia a vestire i panni scomodi dell’erede di Benatia senza avere al suo fianco l’esperto Castan ma gli improvvisati Astori e Mbiwa. Un anno difficile in cui Manolas si è fatto le ossa. Oggi, insieme a Digne, è l’unico inamovibile di una difesa che continua a ballare il sirtaki nonostante l’alta media voto del greco (6,7). Un rendimento che non è passato inosservato in Inghilterra. Chelsea, Arsenal e Tottenham hanno messo gli occhi su di lui e per evitare un nuovo caso Benatia la Roma – che ha rifiutato il 31 agosto scorso 20 milioni dai Blues – sta per offrire un rinnovo con adeguamento al difensore che oggi guadagna 1,9 milioni a stagione (scadenza ’19), uno e mezzo meno di Bonucci, Chiellini e Vidic.