La Roma non rialza la testa dopo la sconfitta con il Barcellona e perde malamente anche oggi contro l’Atalanta. Di seguito le parole di Daniele De Rossi:
Dieci gol subiti nelle ultime tre. E’ il momento peggiore di questa gestione?
“No, l’anno scorso ne abbiamo pareggiate tante di fila. Non è una gara dobbiamo riflettere sulle nostre prestazioni, non dobbiamo far altro che guardare alla prossima”.
Perché si è fermato questo processo di crescita?
“E’ un momento così. L’ultima partita in casa è stato un derby giocato bene, è stata una settimana particolare, spero non c’entri niente il risultato col Barcellona, che non ci abbia lasciato del trambusto in testa. Sarò ripetitivo ma analizzare ora gli errori commessi non so quanto sia produttivo. Bisogna pensare a cosa fare dalla prossima partita già da domani, uniti. L’anno scorso siamo riusciti a prenderci il secondo posto unendoci di più e ora dobbiamo fare lo stesso”.
Garcia vi dispone bene e vi prepara bene? E’ anche colpa vostra?
“Nessun giocatore ti direbbe il contrario davanti alle telecamere. Questa gestione ha dimostrato di saper fare un buon calcio. Nonostante ci sia da migliorare a livello tattico e difensivo, a livello di gruppo restare uniti, tra giocatori e allenatore, è importante. Se ci sfaldiamo e diamo colpe ad allenatore o portiere facciamo il botto, come tra marzo e aprile scorso”.
Questa rosa è più attrezzata. La mancanza della Juve incide?
“Eravamo convinti anche l’anno scorso di essere forti, poi la Juve si è dimostrata più forte anche mentalmente, sennò non avremmo passato quel periodo. Quest’anno stiamo facendo meglio ma si subiscono troppi gol. Le ultime tre partite ci hanno frenato a livello di punti e gioco. L’unica nota positiva è continuare a lavorare e pensare che mancano 24 partite, tutto è ancora tutto in ballo”.
L’anno scorso avevate i tifosi vicino dopo il Bayern. Dopo un anno il rapporto è cambiato in peggio?
“Ci sono stati 3-4 mesi dell’anno scorso che sono ancora freschi nella memoria, nostra e dei tifosi. Non giocavamo bene e non ci siamo accorti che stavano arrivando Napoli e Lazio, stavamo per perdere ciò che non può mancare alla Roma, il piazzamento in Champions. I tifosi hanno cantato fino al 90esimo anche a Barcellona, non ci hanno applaudito perché non si poteva, ma quello stesso pubblico non ci abbandonerà, ci sosterrà fin da sabato a Torino”.
Fonte: Sky Sport
Questa sconfitta è figlia della sconfitta con il Barcellona? Come se ne esce?
“Sono due partite diverse, noi non abbiamo molta serenità perché quella batosta si sente e ristagna nelle nostre menti. Ma dopo una partita del genere i giocatori hanno mille motivazioni in più per riscattarsi quindi non ci sono connessioni tra le due partite”.
Il rapporto con Garcia?
“E’ ottimo, sarebbe da infami dare tutte le colpe all’allenatore, perché in campo ci andiamo noi e siamo abbastanza grandi per prenderci le nostre colpe. Le colpe le dividiamo non le accolliamo solo a lui”.
Come te la spieghi la sconfitta allora?
“Quando vai in campo e hai un tasso tecnico superiore all’avversario, con tutto il rispetto per l’Atalanta, e non riesci a sfruttarlo devi mettere in discussione tutto, l’impegno, la corsa, la condizione fisica, l’allenatore metterà in dubbio le sue scelte, il preparatore atletico le sue e noi le nostre, dobbiamo farlo tutti insieme altrimenti non è mai colpa di nessuno”.
Vedi qualche analogia con gli anni ‘storti’ del passato?
“Oggi è meglio non pensarci però l’andazzo è quello, anche se gli anni che avevamo fatto male si vedevano già da agosto mentre quest’anno fino a 20 giorni fa eravamo considerati una papabile vincitrice del campionato. Io sono convinto che lo siamo ancora seppur con qualche livido addosso. Dalla nostra parte ora c’è il tempo per recuperare e dobbiamo lavorare per questo”.
Il dato importante è che non riuscite a recuperare le partite in cui andate in svantaggio?
“Forse c’è un po’ di confusione quando manca poco alla fine, non è facile fare gol quando gli avversari si difendono. E’ un altro elemento da giudicare e da analizzare bene”.
Fonte: Mediaset Premium