(di Keivan Karimi) – Torna la rubrica del venerdì mattina a cura della redazione di Gazzettagiallorossa.it sugli amarcord del passato romanista. Oggi ricordiamo un personaggio che fu molto legato sia al Bologna che alla Roma tra fine anni ’80 e inizio ’90, ovvereo Luigi Radice. L’allenatore lombardo passò nel 1990 dalla panchina giallorossa a quella della formazione emiliana, ma il pubblico della Sud dopo un anno grintoso disputato al Flaminio non smise di elogiare il caro vecchi Gigi.
Radice e quella stagione al Flaminio – Era il 1989 quando la Roma per sostituire Nils Liedholm dopo il flop dell’ultima annata, chiamò dal Torino Luigi Radice, promotore del pressing e allenatore di grande esperienza. Uomo elegante e pacato, distante anni luce dell’atmosfera della capitale. Ma la sua unica stagione in giallorosso fu ricordata come una delle più emozionanti e coraggiose di sempre. Era la Roma del Flaminio, visto che lo stadio Olimpico rimase inagibile per tutta la stagione per i lavori di ristrutturazione in vista dei Mondiali italiani. Era la Roma di Rudi Voeller, di Ruggero Rizzitelli, creata per Ottavio Bianchi che, non riuscendo a liberarsi dal Napoli, fu sostituito in extremis da Radice. Nonostante il contratto annuale la sua squadra fu vivace ed a tratti bella da vedere, giungendo al sesto posto e ritrovando la qualificazione Uefa dopo troppi anni di assenza.
L’omaggio del Dall’Ara a mister Gigi – Dopo l’ottima stagione capitolina, Radice fu chiamato dal Bologna a metà stagione per provare a salvare i disastri del predecessore Franco Scoglio. Missione impossibile non riuscita dal tecnico di Cesano Maderno, che però come al suo solito svolse il compito con onore e impegno. Il 30 marzo 1991 la Roma, ora di Bianchi, fece visita al Bologna allo stadio Dall’Ara. Fu estremamente toccante l’omaggio dei tifosi romanisti in trasfera a Radice, condottiero mai dimenticato, omaggiato con cori e striscioni singificativi. Per la cronaca i giallorossi vinsero 3-2 in rimonta, ma la gara resterà sempre nel cuore del tecnico allora bolognese proprio per l’affetto mostratogli dal suo ex pubblico.