A margine della conferenza stampa dell’evento Voi Siete Leggenda, in programma il 29 dicembre allo Stadio Olimpico, Mario Brozzi, ex medico della Roma, ha parlato del momento che sta attraversando la squadra giallorossa:
“Mi dispiace tantissimo perché da bambino sognavo di diventare il medico della Roma. Il secondo amore che ho avuto dopo mia madre è stata la Roma e vederla così dispiace a tutti. La Roma è la Roma, anche se in autunno molte piante tendono ad appassirsi, poi hanno dentro la vita che tende a farle rifiorire. Auguro questo alla Roma, di tornare a germogliare presto i semi di una nuova Roma. Che poi sarà lo spirito di una dirigenza che si possa confare a un popolo che considero eletto come quello della Roma”.
Spesso bisogna amputare i rami secchi. Garcia via?
“Lo considero uno dei migliori allenatori che abbia mai visto giocare. La Roma del primo anno non l’avevo mai vista. Non credo che sia il mister il problema. Vedo una squadra che non ha la condizione fisica per poter sopportare un certo gioco. Oggi credo che alla Roma manchi il motore non la guida. Quando vedo un giocatore al 70’ con le mani sulle ginocchia, penso che la mancanza sia nella forza, non nella volontà. Il calciatore perde se non ha la forza per vincere. Mettiamo da parte egoismi per il bene di questa squadra e ognuno facesse il suo. Tornassero ad allenarsi con una preparazione da calcio e poi Florenzi tornerà a correre sulla fascia”.
Giusta la sosta di Natale della Serie A?
“Per una sosta non c’è mai tempo. In Italia ci fermiamo il giorno dopo la partita, in Olanda due giorni dopo perché la crisi dell’acido lattico è dopo le 48 ore. Il calcio è un equilibrio molto sottile dove il calciatore è un diamante fatto di sfaccettature. Ha bisogno di entusiasmo, di deve divertire, deve avere una società forte alle spalle, dev’essere bene allenato, con un medico pronto a curarlo se sta male, non i 4 mesi di Totti o gli anni di Strootman. Tutta quella costituzione che dia la tranquillità in quel momento di trovarsi al momento giusto nel posto giusto”.
ASCOLTA L’AUDIO: