Il Comune di Roma non si è costituito parte civile al processo che si è aperto in questi giorni nei Paesi Bassi e vede imputati i tifosi del Feyenoord. L’allora sindaco Ignazio Marino, il giorno dopo la violenza degli ultrà si era detto sdegnato e umiliato. Con tono minaccioso, aveva fatto una promessa a tutti i concittadini e tifosi giallorossi: «Chi rompe paga, chiederemo i danni». Parole al vento. Né Marino né il ministro degli Interni, Angelino Alfano, né lo stesso Viminale si sono costituiti parte civile: un incredibile autogol. In caso di condanna degli imputati, il Comune di Roma non verrà risarcito. La Barcaccia e, soprattutto, i cittadini di Roma sanno chi ringraziare.
Fonte: corrieredellosport.it