Oggi alle 18 una partita vissuta ormai ai limiti della guerra, da quando Ciro Esposito fu ferito a morte prima della finale di Coppa Italia del 3 maggio 2014.
Napoli e Roma metteranno di fronte le loro differenze, che non sono soltanto nei 3 punti di vantaggio della squadra di Maurizio Sarri.
Garcia stizzito al sentir parlare di sconfitta: «Sembra che abbiamo già perso — sgrana gli occhi il tecnico francese —, ma a qualcuno sembrava così anche prima del derby o della gara di Firenze . Non andiamo al mattatoio come vittime, andiamo per fare risultato».
Sarri rispetta la Roma e dice: «Per i nostri tifosi è la gara più importante e la giocheremo con il cuore. La Roma è la squadra più importante d’Italia per investimenti e, di solito, il favorito è chi spende di più. A volte i campionati sono vinti senza grandi investimenti, ma sono cose che poi si ricordano».
Il Napoli chiuderà il bilancio a circa -20 milioni dopo 8 anni di utili. De Laurentiis non ha voluto coprire il buco di due anni senza Champions con la vendita di un giocatore importante. La Roma, a -40, usa molto le plusvalenze per fare la squadra e non ammalarsi di Financial Fair Play. Il Napoli ha sforato il monte ingaggi a 74 milioni, ma quello della Roma è sopra i 110: Higuain guadagna 5,5 milioni netti, De Rossi 6,5; Sarri ha un contratto da 700 mila euro (1,2 milioni se arriva terzo, 1,4 se arriva secondo, cifra al buon cuore di De Laurentiis se vince lo scudetto) e Garcia da 2,5 netti.