(P. Liguori) Si riparte in trasferta, da Torino. E viene quasi voglia di dire per fortuna, perché l’Olimpico è diventato la fossa dei serpenti per la Roma. Come si è arrivati alla crisi di una squadra che ha ancora tutto per competere in ogni competizione è un bel mistero. La critica ha decretato subito che è tutta colpa dell’allenatore, ma la tesi non regge, soprattutto nelle ultime gare. Di sicuro c’è una crisi tra società e tifosi che non riguarda Garcia. È’ certo che da quando è iniziato lo sciopero del tifo la squadra giallorossa si è anche sgonfiata in campo. Nessuno ricorda più come è cominciato tutto, anche per la Lazio, che ha subito un declino anche più forte. Le curve rifiutano divisioni e controlli imposti dal Prefetto e accettate dalla società. Sembra incredibile, in piena emergenza generale antiterrorismo, in tempi in cui si viene perquisiti ovunque tre volte al giorno. La tifoseria rimane fuori dalla realtà?
Intanto le squadre hanno perso il loro standard normale. Florenzi ha provato a fare gruppo con una cena di quelle che ebbero successo con Totti e Spalletti. Ecco, alla vigilia della gara col Torino, il Capitano ci manca da morire. Troppo tempo senza Totti non si può stare, non è retorica o nostalgia. Lo stesso Pjanic, indicato da molti come sostituto, sembra schiacciato dalle responsabilità.