(E. Menghi) Mentre ter Stegen faceva alla Roma il favore di parare praticamente tutti i tiri dei tedeschi, Szczesny ha salvato il risultato con almeno due parate decisive. È lui l’eroe della serata: «Mi sono divertito a rivedere le parate. Quando le cose non vanno bene è meglio non dire nulla, ma le volte in cui sei decisivo te le puoi godere». Sembra essere tornato dopo un periodo di annebbiamento: «Non sono mai andato via (ride, ndc). Prendere 6 gol come a Barcellona non è mai bello, ma restiamo concentrati sull’obiettivo qualificazione, arrivata anche se nella maniera meno bella. Credo che la gente abbia il diritto di aspettarsi uno spettacolo migliore, ma a mente fredda saranno felici». Il polacco ha piena fiducia in Garcia per risollevare la squadra: «Sono sicuro che con il nostro grande allenatore colmeremo le nostre lacune. Riusciremo a trovare la quadratura del cerchio».
È bastato il primo 0-0 della stagione per raggiungere gli ottavi, ma la Roma non segna su azione da un mese e comincia ad essere un problema anche in vista della trasferta di Napoli. Lo conferma Florenzi: «Abbiamo fatto 25 tiri, con un po’ di cinismo in più potevamo evitare le due parate di Szczesny e potevamo fare gol, io per primo. Con questo scenario avremmo parlato di una Roma ritrovata». Invece sono piovuti i fischi: «Avrei preferito fossero 70 mila fischi. I tifosi pagano e possono fare tutto, ma noi pensiamo positivo».
Non è felicissimo nemmeno Florenzi, in realtà, ma quegli spalti semivuoti iniziano ad immalinconire i giocatori. «Speriamo di fare meglio dalla prossima partita. Dobbiamo seguire il mister, se ognuno va per la sua strada è la volta buona che andiamo fuori strada». Tutti uniti, è il modo per uscire dalla crisi. Nainggolan non è soddisfatto: «Abbiamo creato tanto e concluso poco. Dovevamo essere più cattivi sottoporta. Ci è andata bene che ci bastava il pareggio, ma queste partite sono da vincere. Fischi o non fischi non ci importa, sicuramente i tifosi aspettavano solo la vittoria come noi»