(F. Ferrazza) – «Volete una zuppa di carote?». La battuta ha prima gelato, poi unito in una risata a denti stretti i giocatori della Roma, che mercoledì sera si sono ritrovati al ristorante di proprietà della famiglia Florenzi. Una cena di gruppo in un momento delicato, in cui la squadra sa di non avere la fiducia dei tifosi. Freschi di contestazione subìta a Trigoria con casse di carote e striscione “Buon appetito conigli”, quasi tutti i calciatori si sono ritrovati intorno a un tavolo la sera prima del mini ritiro, cominciato ieri pomeriggio. Assenti Gervinho, Digne e Iturbe, con Garcia che si è presentato a fine serata, in un clima disteso, testimoniato dalle foto pubblicate sul profilo Facebook del locale di Vitinia. Un modo per fare gruppo, prima di otto giorni di fuoco, tra Torino (domani), Bate Borisov (mercoledì) e Napoli (domenica prossima), per un trittico che deciderà le sorti del tecnico e quelle stagionali della Roma.
De Rossi e compagni hanno poi cominciato il loro ritiro light ieri, restando a dormire a Trigoria dopo l’allenamento del pomeriggio (partiranno oggi per Torino). Serata insieme, questa volta non in un ristorante, ma nel centro sportivo giallorosso, per riflettere lontano dalle distrazioni familiari, per rivedere i video degli errori più frequenti commessi e confrontarsi per uscire immediatamente dalla crisi. Un modo è legato al recupero di Gervinho che rientra con qualche giorno d’anticipo sulla tabella di marcia per aiutare compagni e mister. In attesa dell’arrivo del presidente Pallotta, continua intanto la protesta della Sud contro la barriera imposta da Gabrielli in curva a inizio stagione. Nessuna tregua, nemmeno nell’impegno di coppa Italia, contro lo Spezia del 16 dicembre. Nemmeno in un altro settore. «Rientrare adesso sarebbe un compromesso che non accetteremmo mai — si legge nel comunicato diffuso dalla curva — resteremo a casa aspettando ancora un segnale dalla nostra società».