Month: Gennaio 2016

(A. Austini) - Non ha ancora trovato la cura definitiva, ma con le parole è abilissimo: «Giocare nella Roma è una missione». Spalletti sintetizza così la difficoltà evidente dei ragazzi che vestono quella maglia. La prima vittoria è arrivata, insieme a sensazioni di sollievo e fiducia dimenticati. «La cosa che

(U. Trani) - Finalmente la Roma. Che, dopo 41 giorni, riassapora il gusto del successo, il primo di Spalletti e del nuovo anno. Il 3 a 1 contro il Frosinone, meritato più per l'impegno che per la prestazione, è il primo passo verso il podio Champions. Cioè il terzo posto

Stellone ha rivisto la sua squadra, quel Frosinone che per troppe volte è mancato in questa stagione. L'allenatore romano nella sala stampa dell'Olimpico alla luce di ciò non nasconde il suo rammarico: «Siamo stati bravi nel primo tempo soprattutto sulle ripartenze, poi nel secondo abbiamo fatto un po' peggio, ma

È sicuramente un buon segno che il gol del 2-1 sia arrivato su cross di Zukanovic e prezioso colpo di tacco di El Shaarawy, cioè i due esordienti mandati in campo contemporaneamente per l’emergenza assoluta degli esterni giallorossi. L’ex rossonero non segnava in serie A dal 24 maggio 2015 (Milan-Torino

Sei anni fa Miralem Pjanic, tra Ligue 1 e Champions, segnò 11 reti in una stagione a Lione. Adesso il bosniaco è a 10, sempre più capocannoniere di una squadra che ha ancora tanto bisogno delle sue qualità: «Sono arrivati buoni segnali, stiamo ritrovando fiducia», spiega il centrocampista. Otto gol

(A. Serafini) - La conclusione è (finalmente) vicina. Si è concesso qualche ora da dedicare alla sfida con il Frosinone, ma poi tra oggi e domani, Walter Sabatini chiuderà la trattativa con il Genoa per Perotti, che a meno di cambiamenti improvvisi dell’ultimo minuto scenderà in campo nel pomeriggio contro

Contro il Frosinone Spalletti disegna un 3-4-2-1 inconsueto, con Rudiger chiamato a fare (bene) l’esterno di fascia destra (e poi sinistra) ed El Shaarawy, sull’altro versante, più in alto per appoggiare – alle spalle di Dzeko – Salah eNainggolan, chiamato spesso a rinforzare la mediana. La mossa non è banale perché

(S. Carina) - Una volta in entrata, stavolta in uscita. Al netto delle rassicurazioni del dg Baldissoni («Perotti e Doumbia? Sono operazioni slegate. DimissioniSabatini? Solo sciocchezze») il gennaio giallorosso è sempre all’insegna di Doumbia. Se lo scorso anno si aspettava l’arrivo dell’ivoriano per risolvere ilproblemadel gol, inquesteore è attesa la

(E. Menghi) - Il tacco della rinascita. El Shaarawy «ruba» la prodezza all’ex compagno dei tempi del Milan Ibrahimovic e, dopo sei mesi a Montecarlo, si prende la Roma. Subito decisivo, alla prima apparizione ufficiale in giallorosso, il Faraone torna a fare gol in Serie A e si presenta nel