Le prime parole di Luciano Spalletti, nuovo allenatore della Roma, in un’intervista rilasciata ai canali ufficiali poche ore dopo il primo incontro con James Pallotta a Miami. GUARDA LE FOTO DEL SUO ARRIVO A TRIGORIA
“Sono emozionato perché so quello che è il valore di questa città, di questa società, di questa squadra. Lavorare con gente di valore mi emoziona. Nel calcio ho visto cose che non pensavo avvenissero. La speranza di tornare c’era perché Roma è un posto stupendo. Ho capito che poteva concretizzarsi il mio ritorno quando ho ricevuto la telefonata del direttore Sabatini.
Pallotta è una persona eccezionale, nonostante la distanza ha a cuore le sorti della nostra squadra e della città. Fa discorsi importanti per il futuro. Si pensa che sia distante o che per lui sia un gioco, mentre per lui è una questione di cuore e passione. Mi ha mostrato quella che è la sua programmazione e le sue ambizioni di crescita per la società. Guarda al futuro e vuol lavorare bene sin da subito. Questo è importante per noi.
Non mi sono mai staccato da Roma perché anche quando ero in Russia, qui a Roma c’era mio figlio che ancora studia qui. Segui le vicende e giornalmente mi ha sempre tenuto aggiornato. Mi ha fatto sempre piacere della Roma. E’ stata cambiata la squadra ed è avvenuta un’opera di ristrutturazione importante e necessaria.
Il mio trascorso? Mi fa emozionare tutto, ho vissuto intensamente quel esperienza lì. E’ un pezzo importante della mia vita, sia professionale che umano. Quelle notti con lo stadio pieno in Champions non le dimenticherò mai. L’inno cantato dallo stadio non l’ho mai dimenticato.
Non mi piace pensare a ciò che poteva essere nella prima esperienza, non serve a niente. Portarsi dietro la storia serve a crescere nel futuro, quello che diventa importante è lavorare bene sin da subito. Attingo all’esperienza passata, i momenti particolari li tengo per me
Idea della squadra? Non c’è scelta, il campionato quest’anno ha evidenziato che ci sono squadre che giocano bene al calcio. La squadra è buona e bisogna giocare bene al calcio. Molte squadra sono corte, fanno il fuorigioco, sanno pressare alto. La squadra ha le caratteristiche per poterlo fare e lo ha fatto anche con Garcia. La mia attenzione va in questa direzione, verso il giocare un buon calcio.
La pausa dopo lo Zenit? Non ne avevo bisogno, mi piace la mia professione. Mi dà tensione, naturale perché lo faccio con sentimento. Sono felice di essere tornato sul campo.
E’ difficile pensare già allo stile di gioco da utilizzare, non si cambia una squadra di calcio premendo un interruttore. Credo che quello che è successo alla Roma sia una questione mentale, quindi penso che toccando i tasti giusti si possa ritrovare la via giusta.
Avere al nostro fianco i tifosi ci darà una spinta superiore a quella che riusciremo a mettere di nostro in campo. Devono apprezzare l’impegno, la disponibilità, il sudore e la lotta. Solo mettendo questi ingredienti potremo portarli a spingerci. La divisione delle Curve? Senza i nostri tifosi manca qualcosa, manca proprio l’entusiasmo nel quotidiano. E’ un ambiente difficile per le componenti di cui stiamo parlando, ci sono molti innamorati della Roma e quando c’è un sentimento così forte, dobbiamo esibire una professionalità importante. Loro vogliono questo. Ci vuole per evitare un disturbo all’interno della squadra. E’ una situazione avvolgente che ti può dar tanto e togliere qualcosa.
Si può parlare di Scudetto? Si può parlare di quello che viviamo giornalmente cercando di guadagnarci il rispetto di tutti coloro che ci sono intorno. Sento fare troppi discorsi a troppa gente. Dobbiamo lavorare in maniera seria per far sì che il nostro lavoro determini possibilità future. Non dipenderà solo da noi perché siamo qualche punto dietro, ma dipenderà anche dall’andamento degli avversari. Noi dobbiamo dare il massimo.
Un messaggio ai tifosi? E’ lo stesso che ho mandato precedentemente quando arrivai a Roma: arriverò presto a Trigoria e andrò via tardi e tutto il tempo che sarò dentro sarà per dare un contributo alla nostra squadra e alla nostra società. Forza Roma!”.
Fonte: Roma Radio – Roma Tv