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GAZZETTA GIALLOROSSA Tentazione Nainggolan: e se fosse lui il nuovo Perrotta?

Nainggolan
Nainggolan

(di Keivan Karimi) – Il giochino che piace fare a tutti in queste ore dalle parti della capitale è quello di immaginare e fantasticare su come Luciano Spalletti, da ieri ufficialmente neo tecnico della Roma, potrà far giocare la squadra ereditata da Rudi Garcia, magari con quel 4-2-3-1 che tanto fece bene nel suo primo ciclo giallorosso. E’ decisamente inopportuno pensare che Spalletti farà sicuramente giocare la sua nuova compagine con questo modulo, ma gli indizi del passato sono molto forti.

La curiosità maggiore riguarda il paragone quasi inevitabile tra gli interpreti di quella Roma che vinse due Coppe Italia e sfiorò lo scudetto nel 2008 con coloro che indossano la maglia giallorossa oggigiorno. Le caratteristiche di base ci sono per replicare quel gioco scintillante e qualitativo, ma mancano alcune identità singole che fecero la differenza. Uno su tutti? Simone Perrotta, uomo dai tempi di inserimento eccellenti, spostato da Spalletti nel ruolo di falso trequartista-incursore che si espresse alla grande alle spalle di Francesco Totti.

Il calciatore con le caratteristiche più simili è per tutti, all’unisono, Alessandro Florenzi, dotato di corsa, profondità e tempi di inserimento giusti. Ma il jolly giallorosso ricoprirà presumibilmente più un ruolo alla Taddei, un’ala di tecnica ed equilibrio. E se fosse invece Radja Nainggolan a interpretare il ruolo avanzato sulla trequarti? In effetti il belga, che nasce proprio come centrocampista offensivo, sarebbe inutile da schermo davanti alla difesa, poco propenso a coprire la retroguardia e neanche troppo efficace in fase di regia. Ipotizzando un duetto Pjanic-De Rossi sulla mediana, Nainggolan scalerebbe qualche metro più avanti, come primo interdittore a mordere le caviglia ai portatori di palla avversari, per poi sfruttare la sua rapidità in ripartenza e nei movimenti senza palla. L’ex Cagliari avrebbe così persino meno chilometri da percorrere e non resterebbe senza fiato e colmo di crampi come nelle recenti prove della gestione Garcia.

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