C’è un Salah a.D. (avanti Derby) e un Salah d.D (dopo Derby) e per questo motivo la partita di stasera contro il Frosinone diventa per l’egiziano una sorta di ultima chiamata: dietro di lui scalpita El Shaarawy. Fino al derby, Salah era stato un acquisto azzeccato, scrive il Corriere della Sera: 5 gol in campionato (contro Sassuolo, Sampdoria, Carpi, Empoli e Fiorentina), più quello all’Olimpico contro il Bayer Leverkusen in Champions League il 4 novembre.
Dopo l’infortunio, che gli ha fatto saltare quattro gare di campionato, Salah non ha più trovato la via della porta: non segna da 648 minuti. Spalletti ha parlato così dell’egiziano: «Questo infortunio lo ha penalizzato. Non ha la brillantezza e lo spunto che avevano contraddistinto le sue qualità. La prima cosa che deve fare è ritornare a “puntare l’uomo”, perché quella è la sua specialità. Dieci metri più dentro il campo o dieci metri più fuori non importano. L’allenatore dà dei principi e dei concetti di gioco, il giocatore deve scegliere la giocata giusta nelle diverse situazioni. Secondo me Salah fa più fatica se parte da esterno, perché la strada verso la porta è più lunga e si incontrano più avversari nel tragitto per arrivare al gol. Se torni indietro per vie centrali la strada è più corta anche per ribaltare l’azione e a far male. Quando giochi sull’esterno c’è bisogno di un fraseggio, quando sei centrale puoi essere innescato subito».
Le notizie negative per il tecnico arrivano dall’ultimo allenamento: lesione di primo grado al polpaccio sinistro per Torosidis e lesione al flessore della coscia sinistra per Digne. Rischiano di restare tutti e due fuori per almeno un mese e allungano la lista degli infortuni muscolari della Roma (anche Florenzi e Iago Falque out e non convocati).