Oggi la Roma comunicherà l’esonero a Rudi Garcia, per bocca del d.s. Walter Sabatini. Il ricco e lungo contratto (2,5 milioni netti a stagione fino al 2018) non ha salvato l’allenatore dall’ira del presidente James Pallotta, che per due volte ha definito «disgustoso» lo spettacolo offerto dalla Roma in campo e ha detto che la squadra «manca di mentalità vincente».
I candidati alla panchina – riporta il Corriere della Sera – restano tre, con profili diversi come le anime dentro la società. L’assoluto favorito resta Luciano Spalletti che, secondo voci non confermate ma credibili, ha incontrato ieri sera Sabatini e il suo braccio destro Massara. È l’allenatore che vuole la piazza e, soprattutto, quello che è stato suggerito a Pallotta dal suo stretto collaboratore Alex Zecca. Sabatini avrebbe continuato con Garcia fino a maggio, ma si è dovuto arrendere al capo.
Ci sono altre due ipotesi, più gradite al d.s.: la prima è Jorge Sampaoli, in rotta con il Cile, ma con ricca clausola di rescissione; la seconda è Leonardo, che ha il grande vantaggio di accettare un incarico per sei mesi. Questo lascerebbe a Sabatini margine di manovra a giugno, magari per arrivare ad Antonio Conte.