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GAZZETTA DELLO SPORT Dalla guerra alla Champions. La «coccinella» Zukanovic per Spalletti

Zukanovic
Zukanovic

Dopo El Shaarawy, ecco Zukanovic. Ieri in serata il difensore ex Samp è arrivato a Trigoria per parlare con Sabatini e chiudere un triennale che porterà ai blucerchiati 4 milioni: 1,5 per il prestito e 2,5 per l’obbligo di riscatto alla prima presenza. Oggi visite mediche e firma

Zukanovic, che compirà 29 anni l’11 febbraio, arriverà per completare la difesa a disposizione di Spalletti, visto che può giocare sia da centrale difensivo, che da esterno sinistro. No in extremis allo Stoccarda, che aveva praticamente chiuso l’affare con la Samp: «La trattativa è stata veloce. Quando ho saputo che la Roma mi cercava, non ho avuto dubbi», ha detto.

Chissà se avrà ricordato la «Bubamara», la coccinella appunto, che lo ha accompagnato da quando era bambino. A 5 anni, durante la guerra nei Balcani, la sua famiglia si rifugiò in Germania, ma il permesso di soggiorno non fu esteso a tutti i membri del nucleo familiare e così furono costretti a tornare a Sarajevo già l’anno successivo, nel 1993. A quel punto entrò in scena Predrag Pasic, ex nazionale jugoslavo che mise in piedi un progetto folle: con la città sotto le bombe, creare una scuola calcio aperta a bambini di ogni etnia o religione. La notizia corse solo attraverso il passaparola ma la convocazione alla Skenderija, la vecchia Olympic Hall, funzionò: la «Bubamara» nacque e così lo stesso Pasic ha raccontato: «Più di quaranta di quei bambini sono poi diventati giocatori professionisti, 6-7 giocano a livello internazionale. E ora un «Bubamara boy», Zukanovic, è nel giro della Nazionale». Per un intoppo burocratico, nel 2014 non ottenne il visto per gli Usa dove la Bosnia faceva la prima parte del ritiro in vista dei Mondiali brasiliani e fu tagliato all’ultimo momento. Un’amarezza per un giramondo come lui, che in carriera ha vestito le maglie di Zeljeznicar, Austria Lustenau, Velez Mostar, Sulzber, Uerdingen, Dender, Eupen, Kortrijk, Gent e Chievo. Il connazionale Pjanic gli ha già dato il benvenuto: «Lo aiuteremo».

Ma il mercato Roma non si chiude qui. E’ in arrivo Perotti, ma prima è necessario che Doumbia sia ceduto, almeno in prestito. Dopo aver detto no a un’offerta dalla Cina e ad una degli Emirati Arabi, l’attaccante ha rifiutato anche il Fenerbahçe. L’impressione è che stia puntando i piedi per tornare al Cska Mosca, dove ha già giocato fino allo scorso 4 gennaio. Capitolo Castan: nel caso (difficile) che il brasiliano partisse, allora potrebbe arrivare Tasci, classe 1989, centrale difensivo dello Spartak, che però desta perplessità per i problemi fisici accusati. Uçan è vicino al prestito alla Samp (possibile anche il ritorno al Fenerbahçe, club che detiene il suo cartellino).

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