Prima era l’attacco che andava bene e la difesa che prendeva troppi gol. Adesso il reparto offensivo non va più per la maggiore, ma quello arretrato ha ripreso a funzionare come i primi mesi della gestione Garcia. Se e quando troverà l’equilibrio, allora la Roma potrà davvero fare quello che Szczesny ha detto ieri a Sky: «Competere fino all’ultimo per lo scudetto, perché noi ci crediamo eccome». Proprio il portiere polacco, nelle scorse settimane, si era lamentato col tecnico per la fase difensiva della squadra, a suo dire troppo scoperta e incapace di contrastare gli avversari dentro e fuori area. Dopo le difficoltà di inizio stagione, la Roma non è ancora la macchina da guerra del passato, ma certamente subisce molto meno. In difesa è più serena e aver lasciato a secco uno come Higuain, per di più al San Paolo, è la cartina di tornasole di una squadra che si sta ritrovando. Squadra che, nelle ultime 5 gare (tre di campionato, una di Champions e una di Coppa Italia), ha incassato solo il gol di Maxi Lopez su rigore. Merito soprattutto dell’onnipresente Manolas (la compagna sta per partorire, ma lui dovrebbe partire regolarmente per Verona), ma anche delle parate di Szczesny (in particolare quella col Bate) e della fiducia che, partita dopo partita, sta acquisendo Rüdiger.