Il Milan per la Roma ha sempre rappresentato un’avversaria «quasi» normale. Eppure, di sfide epiche con i rossoneri, all’Olimpico e a San Siro, ce ne sono state e hanno regalato ai tifosi spesso grandi giocate.
Lo sa bene Vincent Candela, che il 3 maggio 1998 aprì la strada ad una delle più belle Rome di Zeman. I rossoneri, guidati da Capello, persero 5-0, storditi da un primo tempo spettacolare dei giallorossi. «Me lo ricordo bene quel giorno, giocammo una partita perfetta. Il Milan era fortissimo, io dopo un quarto d’ora ho tirato una sassata e da quel momento non ci siamo più fermati. Certo che quel giorno ce n’erano di campioni in campo…».
Nel 1993 Giovanni Cervone divenne protagonista, neutralizzando a Papin il rigore del possibile 0-2 nel ritorno di semifinale di Coppa Italia a 3’ dalla fine: «Me lo ricordo bene quel giorno, e anche se me lo dimenticassi ci pensate voi a ricordarmelo sempre. Rigore decisivo per la Roma. Questo è quello che conta».
«Entrambe le squadre attraversano un momento particolare — dice invece Simone Perrotta alla Gazzetta dello Sport —. La Roma ha fatto 3 gol al Chievo senza il centrocampo titolare ed ha una rosa da scudetto. Il Milan col Bologna ha creato, ma non è riuscito a concretizzare. Nonostante, le difficoltà, sarà una bella gara». E su Totti, che tornerà stasera: «È un simbolo, dispiace che il fatto che non ci sia si noti solo quando la squadra è in difficoltà». Concetto condiviso da Damiano Tommasi: «Sarà ancora protagonista, un punto di forza per la Roma».