L’1-1 tra Roma e Verona santificato dalla rete di Nainggolan e Pazzini su rigore, è sorprendente e giusto. La malattia giallorossa non poteva logicamente guarire con tre allenamenti del nuovo corso firmato Luciano Spalletti. Così è sufficiente che i gialloblù, ultimi in classifica con zero vittorie in campionato e senza Toni, Viviani, Siligardi e Souprayen, facciano discreta densità in mediana e un buon fuorigioco per mettere a nudo tutti i problemi dei padroni di casa, giunti a 1 vittoria nelle ultime 11 partite, e che ormai hanno in Dzeko un caso da risolvere, visto che il bosniaco ha segnato in campionato la miseria di 3 gol, due dei quali su rigore. Se si pensa poi che l’ultimo su azione è stato il primo, quello del 30 agosto alla Juve, dà il senso di 5 mesi da incubo, sia pure non tutti addebitabili a sue colpe, ieri col Verona però evidenti.