(S. Carina) – Una volta in entrata, stavolta in uscita. Al netto delle rassicurazioni del dg Baldissoni («Perotti e Doumbia? Sono operazioni slegate. DimissioniSabatini? Solo sciocchezze») il gennaio giallorosso è sempre all’insegna di Doumbia. Se lo scorso anno si aspettava l’arrivo dell’ivoriano per risolvere ilproblemadel gol, inquesteore è attesa la sua partenza per permettere a Perotti di vestire giallorosso. L’input arrivato da Boston è chiaro: prima si cedono gli elementi ritenuti in eccesso e poi si lavora in entrata. E così l’argentino è costretto ad attendere: nel pomeriggio sarà schierato da GasperininelmatchdelGenoacontro laFiorentina. Doumbia invece rimane in stand-by. Essendo in una posizione di forza, nelle ultime settimane ha rifiutato due offerte milionarie dalla Cina, una altrettanto generosa dagli Emirati Arabi, il Fenerbahce, il Sunderland e ora Sabatiniè inattesa diuna risposta dal suo entourage sulle proposte avanzate dal Newcastle e dall’Aston Villa. La sensazione è che il centravanti stia rifiutando tutto ciò che gli arriva per chiedere in extremis di tornare al Cska Mosca. Ilproblema èche ilclubrusso non ha intenzione di restituire i soldi guadagnati con la sua cessione lo scorso gennaio (14,4 milioni più 1,5 di bonus) e lo chiede in prestito. Condizione che la Roma vorrebbe evitare.
IN DIRITTURA D’ARRIVO – Un braccio di ferro che a breve troverà comunque il suo epilogo, permettendo a Perotti di arrivare nella capitale. Forse già in tarda serata, al massimo domani. Operazione che costerà 12 milioni (2+10). In extremis, Sabatini proverà anche a prendere un terzino in prestito. Intanto dalla Turchia, il presidente del Fenerbahce, Yildirim, parlando ai microfoni di spor.mynet.com, oltre a esortare Doumbia ad accettare la proposta del club, ha fatto chiarezza suUçan: «Ad aprile riceveremo 11 milioni dalla Roma, che ha deciso di tenere il ragazzo. Lo volevano mandare in prestito ad un’altra squadra italiana (Sampdoria, ndc) ma non abbiamo autorizzato l’operazione»