(S. Carina) – I limiti imposti dalla lista dei 25 in serie A e quella Uefa spiegano i motivi per i quali, nonostante l’intesa per Perotti sia stata raggiunta, la pista El Shaarawy rimanga più che viva. Il milanista, ora in prestito al Monaco, è un calciatore di formazione italiana e potrebbe occupare uno dei tre posti ancora liberi, soprattutto nel momento in cui Torosidis non vuole spalmare il contratto che percepisce in giallorosso in più anni, come richiesto dal Genoa, e quindi è destinato (per ora) a rimanere. Seguendo quest’ottica, trovano facile spiegazione, anche rispetto ai canoni di Sabatini, i sondaggi effettuati dal ds con l’Empoli per Tonelli, con il Sassuolo per Acerbi e in ultimo con il Genoa per Izzo. Anche loro, non essendo stranieri over 21, non andrebbero a pesare sulla rosa come potrebbero invece fare Juan Jesus, Kolasinac, Adriano e/o Debuchy. L’impressione comunque è che fino a domenica, si muoverà poco.
RUDI BLOCCA TUTTI – Ieri Perotti ha giocato a nascondersi: «Non so nulla dell’interessamento della Roma, né ho mai parlato con Sabatini». L’argentino, arrivato nella capitale per affrontare di fronte alla Corte Federale il ricorso presentato dopo aver ricevuto una squalifica di tre turni (uno già è stato scontato), non poteva fare altrimenti e ha preferito glissare sulla trattativa. Posizione inevitabile visto che in serata assisterà al derby di Genova, divenuto delicatissimo per la posizione di classifica del club rossoblù. Non potrà scendere in campo e non potrà farlo nemmeno nel prossimo turno, dopo che il ricorso è stato respinto. Quindi, sino al 17 gennaio (Roma-Verona), c’è tempo. Anche perché il Genoa cerca un sostituto (Cerci o El Shaarawy che però, avendo un accordo con la Roma, aspetta i giallorossi) e deve trovarlo in Italia, per la solita questione degli slot liberi nella lista dei 25 in campionato.
PANCHINA CALDA – Capitolo El Shaarawy: la Roma ha l’accordo col calciatore (offerto anche a Fiorentina e Lazio) ma deve trovare un’intesa col Milan che non intende cedere il calciatore in prestito e nemmeno col diritto di riscatto. La volontà di Galliani è inserire l’obbligo. Possibile che questo accada dopo 11-12 presenze ma comporterebbe uno sconto sul cartellino: dai 14 richiesti a 12. Anche in questo caso fretta non ce n’è: appare improbabile, infatti, che la questione possa sbloccarsi prima di Roma-Milan, prevista domenica. Ma il freno a mano che blocca al momento il via libera ai nuovi arrivi è soprattutto la posizione in bilico di Garcia. A Trigoria viene fatta trapelare la massima fiducia nei confronti del tecnico ma i primi a sapere che Rudi rimane sotto esame sono i dirigenti. Le due partite con il Chievo e il Milan, nonostante le smentite, saranno decisive per la panchina del francese. Nell’eventualità di un cambio in corsa, prima di comprare diventerebbe inevitabile ascoltare quali sono le richieste del nuovo allenatore. La Sampdoria, intanto, chiama Uçan, attualmente infortunato e comunque poco utilizzato da Garcia: la sua partenza libererebbe un posto sia nella lista per il campionato che in quella per la Champions.