(S. Carina / E.Trotta) – Aspettando Perotti, bloccato oltre che dalla giornata di squalifica dalla mancata cessione di Cerci al Genoa, la Roma sembra rivivere un déjà vu. Lo scorso anno vennero ceduti Destro (ultima presenza il 22 gennaio) e Borriello ma per avere disponibile Doumbia, impegnato in coppa d’Africa, bisognò attendere il 15 febbraio. Stavolta, al netto del rendimento di Iturbe, si è fatto partire l’argentino senza avere il sostituto già a Trigoria. E in piena LeggeMurphy («Se qualcosa può andare male, lo farà») ora lo stop di Salah, ameno dimiracoli in extremis, priva domani Garcia non di uno ma di due calciatori. Errori che si sommano,siripetono echeoramai vengono fatti presente a Sabatini dagli stessi tifosi. Mercoledì, prima della gara con il Chievo, il ds passando sotto un settore dello stadio Bentegodi dove erano assiepati decine di tifosi della Roma, si è sentito urlare: «Compraci i terzini!». Un invito (non gradito) che nella strategia del club non sembra essere prioritario. Ergo, prima arriverà Perotti e poi, se si riuscirà a convincere Torosidis (che per ora ha declinato le offerte del Genoa e del Torino), la Roma – imbrigliata nei limiti imposti dalla lista dei 25 in campionato e da quella Uefa – prenderà anche un terzino. Che nelle idee del ds sarebbe meglio trovare ambidestro, quindi che possa giocare su entrambe le fasce. Oltre ad Adriano, piace Vrsaljko che però il Sassuolo non intende cedere. Dall’Inghilterra si continua ad accostare Debuchy che però gioca soltanto a destra. Tra l’altro vanno registrate le parole di ieri del tecnico Garde dell’Aston Villa all’Equipe: «Ho parlato con Wenger di alcuni calciatori, tra cui Debuchy». Juan Jesus rimane in lizza (può giocare sia a sinistra che al centro) ma o rientra nell’affaire-Ljajic (che l’Inter riscatterà) oppure si fa in salita. (…)