(A. Serafini) Nuovo anno, nuove strategie. Il 2016 è appena iniziato ma Sabatini ha già le idee chiare sui portieri romanisti del futuro. Perfezionato nelle ultime settimane l’acquisto di Alisson, il talentuoso brasiliano su cui avevano messo gli occhi i club di mezza Europa. Garantendosi una corsia preferenziale con l’entourage del ragazzo e l’Internacional di Porto Alegre (costo dell’operazione poco superiore ai 6 milioni sfruttando il suo contratto in scadenza a novembre), la Roma è riuscita a battere anche la concorrenza della Juventus, disposta ad offrire una proposta economicamente più vantaggiosa (sostenuta dal fondo Doyen), ma senza poter regalare al giocatore la sicurezza di indossare una maglia da titolare. Se Buffon a Torino non ha ancora voglia di appendere i guanti al chiodo, a Trigoria le porte sono pronte a spalancarsi. La Roma infatti ha capito (e scelto di conseguenza) che non ci saranno molte possibilità di trattenere Szczesny nella capitale per un altro anno dopo i contatti andati in scena nell’ultimo periodo con l’Arsenal. Il club inglese ha espresso alla dirigenza giallorossa la volontà di riportarlo a casa dove si giocherà le sue carte al fianco di Cech, a meno di un’offerta superiore ai 10 milioni di euro che la Roma non intende recapitare a Londra. Uno scenario che a Trigoria immaginavano da tempo e ha costretto Sabatini a muoversi con largo anticipo. Il posto di Szczesny è già stato destinato ad Alisson, considerato in prospettiva un portiere tecnicamente migliore ed affidabile. Il 22enne brasiliano, nel frattempo diventato il titolare della Seleçao, resterà in patria e sarà impegnato con l’olimpica fino ad agosto e quindi impossibilitato a iniziare la preparazione estiva con la Roma. «Rimarrà qui almeno fino a giugno» ha confermato ieri il presidente dell’Internacional, Piffero.
Gli altri portieri romanisti sono sospesi tra le scelte future: sia De Sanctis che Lobont dovranno incontrarsi con la società nei prossimi mesi per capire se ci siano i presupposti di rinnovare i rispettivi contratti, entrambi in scadenza. Un colloquio che in in primis dovrà essere affrontato con il numero uno abruzzese, indeciso tra la scelta di ritirarsi (e magari discutere di un ruolo dirigenziale) oppure di continuare per un altro anno in un club che possa garantirgli maggiore spazio. Ma alla fine potrebbe decidere di restare come «secondo». Skorupski, invece, rimarrà in prestito all’Empoli fino al 2017. Per lui la porta della Roma è socchiusa.