(F.Ferrazza) – Un esordio amaro. Spalletti avrebbe voluto cominciare la sua seconda avventura romanista con una vittoria scaccia crisi. E invece anche la sua squadra, come quella di Garcia, è uscita dal campo sommersa dai fischi. Uno a uno contro il Verona e la certezza che ci sia davvero tanto lavoro da fare. «Non abbiamo fatto una grandissima gara — l’analisi del tecnico — la squadra però ci ha provato. Un risultato difficile da accettare, ma ci sono delle cose da salvare e ho visto tanto impegno». Non è da salvare Castan, al quale Luciano ha voluto regalare l’opportunità (l’ultima?) di dimostrare di poter giocare ad alti livelli. «Pensavo fosse la gara per ritrovarlo — ammette il mister toscano — deve ritrovare fiducia e la si ritrova solo giocando e stando dentro le situazioni vere. Dobbiamorecuperare qualche giocatore perché siamo risicati. E poi mica potevo rischiare contro la Juve, se voglio ritrovarlo». Castan si è poi scusato su Twitter in serata. “Una giornata frustrante — il post del brasiliano — ho capito oggi che devo migliorare ancora tanto e mi dispiace tanto. Chiedo scusa, si sono fidati troppo di me”.
Continua a faticare, Dzeko, nonostante il cambio sulla panchina giallorossa doveva servire soprattutto a un suo rilancio. «In club importanti i momenti di difficoltà vengono evidenziati di più. Deve dimostrare il carattere che ha per continuare, senza lasciarsi coinvolgere dagli umori di un pubblico così numeroso ed importante. Se serve Gervinho? Ne servono due… ma poi bisogna vedere se vuole restare».
Uno di quelli che sembrano aver sofferto di più il cambiamento tecnico, è Pjanic. «Abbiamo avuto pochi giorni per lavorare nel nuovo sistema tattico — spiega il bosniaco — ci mancano fortuna e fiducia davanti, le chance per segnare le abbiamo avute, ma la palla non voleva entrare. Mi sono trovato bene nel fare il regista, ho trovato subito gli automatismi con De Rossi. Quel sistema mi piace, ho toccato tanti palloni ». Pjanic pensa a Dzeko. «Mi dispiace per lui, combatte, ha le occasioni, ma la palla non entra. Vuole uscire da questa spirale negativa, la squadra lo appoggia. Ne uscirà e i gol li farà».