Szczesny 6 Un paio di parate decisive. Poco può sul calcio di rigore fortunoso di Pazzini. Troppa confidenza con i piedi.
Torosidis 6 Onesto lavoratore della retroguardia giallorosso, lascia negli spogliatoi le amnesie difensive dell’era Garcia. Gli veniva chiesto di tenere la posizione e quello ha fatto.
Manolas 6 Merita la sufficienza già solo per aver resistito alla terribile botta in faccia del primo tempo. Fra Castan e Rudiger rischia il manicomio ed è sovente costretto agli straordinari.
Castan 4 “Leo, e se domani ti faccio giocare?”…”Vedrà che prestazione che faccio”. Il centrale brasiliano non è minimamente in condizione, sia fisica che mentale. Lentissimo, quasi disarmante, nel breve. Non è proponibile a certi livelli e probabilmente, se le premesse sono queste, non lo sarà mai più.
Digne 6 Nota positiva sia in fase di spinta che in ripiegamento. Conferma di essere forse l’acquisto più azzeccato.
De Rossi 6.5 Rivederlo inserirsi nell’area di rigore avversaria è già un buon segno. Nel primo tempo tira fuori l’assist per l’1-0 di Nainggolan con un colpo di tacco degno del miglior Totti. Cala in precisione nella ripresa, ma è comunque nettamente uno dei pochi a salvarsi.
Pjanic 5 Questo ruolo di registra non appare essergli cucito addosso. Rispetto al Pizarro spallettiano manca di tempi e visione di gioco. Se ci si mettono anche gli errori sulle punizioni, la sua utilità diventa pari allo zero.
Florenzi 5.5 Cambia tre ruoli nel corso dei 90′, palesando una condizione tutt’altro che ottimale. Nel primo tempo troppi errori in appoggio. Leggermente meglio con il passare dei minuti fino all’assist conclusivo per Dzeko (ovviamente sprecato). Lontano parente però del Florenzi ammirato nei mesi scorsi.
Nainggolan 6 Schierato trequartista, si rivede in Perrotta nell’occasione del gol. Deve ancora entrare a pieno nei meccanismi tattici di Spalletti per ricoprire al meglio quella zona di campo.
Salah 6 La partenza lasciava presagire una prestazione sottotono, ma nei secondi 45′ è l’unico in grado di dare strappi e saltare l’uomo. Meravigliosa la conclusione al volo neutralizzata da Gollini con un miracolo. Egoista nel non fornire al 75′ a Dzeko il pallone della vittoria. Sarà ancora al 50% della condizione ottimale.
Dzeko 3.5 Il cambio in panchina evidentemente non ha dato i suoi frutti. L’emblema di tutto ciò è la partita del centravanti bosniaco. Lento, impacciato e costantemente in ritardo, si divora almeno tre occasioni nitide (in una sfortunato, centra il palo) sembrando tale e quale al periodo Garcia. E menomale che Spalletti lo avrebbe preso a prescindere.
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Iago sv
Rudiger 6 Con combina guai.
Spalletti SV Premessa: dopo tre giorni era impossibile chiedergli qualcosa di più. Però, ne avesse presa una: Castan e Dzeko i peggiori in campo, inspiegabilmente due sostituzioni nonostante la rosa sia di qualità e…la curva è ancora vuota. C’è da lavorare. E parecchio.
Parisi&Papi