(D. Secondi) C’è chi si gode la pensione con i «risparmi» di una vita. C’è chi prova a fare l’allenatore, con alterne fortune. Qualcuno ha appena smesso, qualcun altro è ormai un affezionato alle partite tra vecchie glorie. E poi c’è lui, Francesco Totti. Il 2016 vuol dire (anche) il traguardo dei 40 anni per l’ultimo rappresentante della straordinaria generazione 1976 che ha benedetto il calcio mondiale con Ronaldo, quello vero, ma non solo: Shevchenko, Vieira, De la Pena, Nesta, Seedorf, Emerson e Ballack, Kluivert, Cordoba. E per i più nazionalisti anche Marco Di Vaio e Massimo Oddo, protagonista col Pupone a Germania 2006. Dieci anni esatti dopo Totti si prepara a un altro anno da protagonista. Il terzo figlio in arrivo a marzo e un rinnovo di contratto da conquistare alla faccia delle perplessità di Pallotta: se poi non riuscirà a mettere piede nel nuovo stadio della Roma sarà più per colpa della burocrazia che del suo fisico. Il record di gol di Silvio Piola è lontanissimo, così come quello di presenze di Paolo Maldini, ma il numero 10 non ha fretta. E per ora gli tocca un compito ancor più complicato: risollevare ancora una volta la sua Roma.
I giallorossi sembravano finalmente pronti per fare a meno di lui con l’arrivo di Dzeko, ma così non è stato per le difficoltà del bomber bosniaco. E l’infortunio del capitano si è rivelato un imprevisto pesante: solo un gol in tre presenze, ultima uscita il 26 settembre. Il record negativo – due reti in 28 partite – risale al 1995/96, con Carletto Mazzone in panchina. Vent’anni dopo, l’erede Rudi Garcia si ritrova di nuovo nella scomoda posizione di dover ripescare il suo capitano. D’altronde, che cosa se ne fa di un 40enne una squadra che punta allo scudetto? Questa Roma può trarne fuori molto, in particolare per ricomporre lo spogliatoio e il rapporto coi tifosi. Spogliatoio che spesso ha dato risposte contraddittorie e soprattutto un rapporto logoro coi tifosi. Dopo la beffa dell’evento benefico del 29 dicembre che ha visto all’Olimpico più spettatori delle ultime uscite di campionato (e persino la Curva), ieri è arrivato l’ultimo casus belli. Garcia ha annullato la seduta pomeridiana perché soddisfatto della risposta dei giocatori nelle ultime 48 ore. La reazione? Solite ironia social con commenti del tipo “poverini, i giocatori sono già stanchi“. C’è poi anche l’aspetto tecnico: Dzeko sarà squalificato il 6 gennaio contro il Chievo. Certo, ci sarebbe il 18enne Sadiq… ma vuoi mettere il fascino dei 40enni?