(A. Montanari) – Ci sono voluti ben due anni per definire l’accordo, ma ora pare che tutto si sia concluso nel migliore dei modi. Il gruppo immobiliare Parsitalia, che fa capo a Luca Parnasi (la società di famiglia è attiva sul mercato da oltre 40 anni), ha trattato con gli istituti di credito, esposti complessivamente per oltre 400 milioni (l’ultimo dato al momento disponibile, quello relativo all’esercizio 2013, indicava un indebitamento di 447,6 milioni), per arrivare alla ristrutturazione del debito stesso passando all’articolo 67 della legge fallimentare. E, secondo indiscrezioni raccolte in ambienti finanziari da MF-Milano Finanza, proprio ieri mattina sarebbe arrivato l’ultimo fondamentale tassello: il via libera alla definizione dell’intesa da parte di Aareal Bank, l’istituto a capo del pool di banche creditrici, tra le quali figuravano anche Unicredit e Mps. Un percorso impegnativo che ha visto coinvolto, per conto della Parsitalia di Luca Parnasi, anche l’avvocato Roberto Cappelli. Questo, però, è solo uno degli aspetti del più articolato processo di messa in sicurezza delle attività della società romana. L’altro step è quello industriale. Ed è legato indissolubilmente al via libera sulla ristrutturazione.