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ROMA-VERONA Baldissoni: “Spalletti è l’uomo giusto, ma sono i giocatori che devono rilanciarsi. Esonero Garcia sconfitta per la società, ma Pallotta non vuole vendere”

Baldissoni
Baldissoni

A pochi minuti dall’inizio di Roma-Verona ha parlato il dg Mauro Baldissoni:

E’ Spalletti l’uomo giusto per rilanciare la Roma?
“Dovranno essere innanzitutto i giocatori, solo loro vanno in campo. Il cambio di allenatore segnala l’esistenza di un momento negativo ma si fa per spiegare di migliorare. Tocca ai giocatori vincere le partite, sono tenuti a dimostrare le proprie qualità che finora non hanno dimostrato, soprattutto a livello mentale. E’ mancata un po’ di prepotenza”.

I rumors su Pallotta in procinto di vendere la società? C’è qualcosa di vero?
“Di vero c’è davvero poco. Premesso che non sono il proprietario della Roma e quindi potrei non essere tenuto a saperlo, ma dai discorsi quotidiani che facciamo queste indiscrezioni sono poco credibili, visto che pianifichiamo progetti da qui ai prossimi 20 anni”.

Un segnale forte prendere Spalletti? Si parlava di un traghettatore per soli 6 mesi…
“Un tema era questo, scegliere un allenatore che potesse avere un orizzonte medio-lungo davanti oppure uno che ci avrebbe portato maggior flessibilità di scelta a giugno. Si è deciso per Spalletti perché è l’uomo giusto per proseguire con un progetto solido”.

Il saluto di Garcia alla squadra, ai tifosi e all’ambiente. La sua posizione era davvero indebolita dalle vostre scelte, a causa di quella conferenza stampa prima di Roma-Palermo?
“A inizio campionato gli è stato chiesto di allenare la Roma come prima, quella conferenza stampa di fine stagione  era frutto dello stress e della tensione di quei momenti, si lottava duramente per il secondo posto. Le parole vanno considerate anche nel contesto in cui vengono dette e di questo ci si dimentica. Garcia ha cominciato questa stagione con la massima fiducia e una squadra per competere. I risultati hanno dimostrato che c’era qualche difficoltà da risolvere e abbiamo deciso di cambiare”.

Quando si cambia allenatore è sempre una sconfitta della società. Sabatini aveva detto che sarebbe andato via in caso di addio dell’allenatore. E’ in bilico anche la sua posizione?
“Sabatini non ha mai detto questo. Sono d’accordo che questa è una sconfitta della società, Sabatini intendeva proprio questo: in caso di addio sarebbe stato un fallimento”.

Fonte: Mediaset Premium

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