(L. Esposito) – La grande emergenza della Roma in vista del Sassuolo ha portato Luciano Spalletti a pescare, nuovamente, nella Primavera giallorossa. Questa volta, dopo le chiamate stagionali di Marchizza, D’Urso, Machin, Di Livio, Tumminello e Sadiq, è toccato al difensore Eros De Santis aggregarsi a Totti e compagni, viste le assenze di Digne, Torosidis e Florenzi sulle fasce. Il classe ’97 di Tivoli è alla Roma dal 2014 e in tutte le trafile delle giovanili giallorosse ha sempre trovato uno spazio importante in tutte le rose.
PILASTRO DELLA DIFESA – Dopo aver giocato da protagonista negli Allievi Nazionali, indossando anche la fascia da capitano, è nella stagione passata (2014/2015) che viene inserito in pianta stabile nella rosa di Alberto De Rossi non trovando però molto spazio tra Campionato, Coppa Italia, Youth League e Torneo di Viareggio (14 presenze totali), con ‘mostri sacri’ da superare come Calabresi e Capradossi in zona centrale e Belvisi e Paolelli sulla fascia destra. E’ nella stagione attuale, invece, che De Santis ha trovato la sua consacrazione nella formazione giallorossa divenendo uno dei pilastri della difesa di Trigoria. Lanciato titolare sin dalla prima gara di Campionato contro l’Empoli al fianco di Marchizza, ha dimostrato da subito che questa sarebbe stata la sua stagione, come mostrano le 21 presenze fin qui collezionate, condite da un gol (bellissimo) contro il Frosinone.
DA MOTORINO SULLA FASCIA A CENTRALE ROCCIOSO – Grazie alle sue capacità tecniche e alla sua diligenza tattica, Eros De Santis è un perfetto difensore moderno capace di ricoprire più ruoli. Nato come terzino destro, in questa stagione il baby giallorosso ha spesso ‘indossato’ anche la ‘maglia’ di difensore centrale crescendo di partita in partita sotto il profilo tattico, poiché il carattere e il fisico non gli sono mai mancati. E’ nell’uno contro uno che attesta le sue doti migliori, caratteristica che lo ha reso spesso impenetrabile per i suoi avversari. Sulla fascia destra, dove gioca a tempo ‘indeterminato’ dall’indisponibilità di Nura, è un vero e proprio motorino, riuscendo a non far rimpiangere il fenomeno nigeriano e mettendo in luce tutte le sue doti da atleta. De Rossi in qualche occasione lo ha sacrificato anche sul lato sinistro, posizione, per lui destro naturale, non proprio congeniale ma dove, nonostante tutto, non ha mai difettato. Dotato anche di una buona tecnica , si rivela spesso pericoloso con i suoi spunti in fase offensiva, capace di superare l’avversario in velocità e di far partire dal suo piede destro numerosi cross interessanti per gli attaccanti. Un altro ottimo elemento dunque da tener d’occhio per mister Spalletti sperando che l’Emilia-Romagna, dove nella stagione passata ha esordito il suo ex compagno Pellegrini, stasera avversario dei giallorossi, gli porti fortuna e che lanci l’ennesimo gioiellino marcato giallorosso nel calcio che conta.