(G.Piacentini) – «La partita più importante è la prossima». Il ritornello è caro un po’ a tutti gli allenatori e, da questo punto di vista, Luciano Spalletti non fa eccezione alla vigilia del doppio impegno con il Carpi (venerdì) e con il Real Madrid (mercoledì 17). Niente turnover né scelte conservative in vista della Champions: a Modena scenderà in campo la squadra migliore. Non ci saranno Totti e De Rossi ma, unica concessione del tecnico alle curiosità dei cronisti, partirà titolare Edin Dzeko.
“FACCIAMO FILOTTO” – La gara contro il Carpi, secondo Spalletti, è un crocevia fondamentale della stagione romanista. Per questo ci tiene a mandare un messaggio ai naviganti: «Se vogliamo competere con Juventus e Napoli dobbiamo fare filotto, chi pensa alla sfida di Champions non ha capito niente, qui servono i risultati o tutti hanno fallito. Nessuno viene salvato».
L’ELOGIO AL CARPI – A chi gli chiede se teme un nuovo calo mentale, Spalletti risponde senza dubbi: «La prima insidia è Castori, che magari è poco conosciuto nel grande calcio ma sa trasferire alla squadra dei concetti fondamentali. Stanno attraversando un buon momento e lo hanno dimostrato contro squadre di altissimo livello come Fiorentina e Napoli, che è un gruppo perfetto. A Sarri ho visto fare delle cose in allenamento che non conoscevo. Allegri non l’ho mai visto, ma se Zaza è quella belva che ti salta addosso quando entra in campo, vuol dire che alla Juve si lavora in un certo modo».
IL FUTURO DI WALTER – Per Spalletti sono tutti in discussione, lui per primo, ma anche Walter Sabatini, che a fine anno potrebbe lasciare la Roma con un anno di anticipo sulla scadenza naturale del suo contratto: «Ho chiesto a Walter e lui mi ha risposto che è un’ipotesi, perché ha un ruolo importante e tante responsabilità. Nessuno è escluso dalle responsabilità, ci si mette tutti in discussione come è giusto che sia. Se noi vinciamo le partite, Sabatini rimane tranquillamente al suo posto».