Emerson e Gyomber, due oggetti sconosciuti fino a martedì sera. Spalletti invece, contro il Sassuolo, ha dovuto fare di necessità virtù e li ha messi in campo e loro hanno risposto presente.
Come riporta la Gazzetta dello Sport, i due giocatori a Reggio Emilia hanno dato il loro contributo, nonostante qualche errore di troppo in copertura, dovuto forse alla scarsa familiarità col campo di questi mesi. Spalletti sa quanto siano importanti anche le secondo linee in un gruppo dove le primedonne abbondano, era così anche nella sua prima Roma (per informazioni, chiedere a Cesare Bovo, riserva adorata dal tecnico per come si allenava e si comportava) e in questo senso nulla si può rimproverare allo slovacco e al brasiliano.
Che sono stati rispettivamente il calciatore numero 22 e 23 (il ventunesimo è stato Perotti, che è partito titolare) utilizzati dal tecnico toscano nelle sue prime quattro partite da allenatore della Roma: gli unici che ancora non sono scesi in campo sono De Sanctis, Lobont, Uçan e Strootman, che però sta arrivando e presto potrà essere un valore aggiunto. La vittoria che vale più dei tre punti conquistati a Reggio Emilia contro il Sassuolo è quella di aver recuperato altri due giocatori alla «causa» romanista.